Il Questionario di Kilpin: A tu per tu con Aurora

Oggi è la tifosa milanista Aurora ad essere sottoposta al nostro appuntamento settimanale: il Questionario di Kilpin. Continuate a leggere per scoprire cosa ci ha raccontato!

Crediti foto: tifomilan.it

La qualità che preferisco in un giocatore. 

La fantasia, la capacità di inventarsi giocate, di trovare spiragli dove pare che non ce ne siano.

Quello che apprezzo di più in un calciatore, umanamente e professionalmente. 

La lealtà. È importantissimo per me, da tifosa, sapere che un giocatore che indossa la nostra maglia la rispetti e dia tutto per la squadra, la società e i tifosi. Che sia per noi un punto di riferimento sempre, e che quando c’è qualcosa che non va sia chiaro e trasparente, senza fare false promesse.

Il mio sogno di felicità in termini calcistici.

Sarò scontata, ma dico rivedere il Milan sul tetto d’Europa. Non ricordo nulla della Champions del 2003 ed ho pochissimi ricordi sfocati di quella del 2007, le uniche due che ho vissuto in prima persona. Mi piacerebbe tantissimo assistere al ritorno al successo della mia squadra del cuore.

Il mio eroe milanista del passato.

Andrij Shevchenko. È stato il mio primo eroe calcistico, secondo mia madre la mia prima parola non è stata “mamma” ma “Shevchenko”. Purtroppo ero troppo piccola nel 2003 per ricordare dal vivo gli attimi di quell’ultimo rigore, ma ancora oggi riguardandone i video mi vengono i brividi.

Crediti foto: AC Milan

Il mio eroe milanista del presente.

Alessio Romagnoli. Amo come indossando i nostri colori sia cresciuto professionalmente e umanamente e come sia diventanto, con gli anni, così legato alla nostra maglia, come lotti per la squadra. Che emozione vederlo con la fascia!

La partita che ricordo con più piacere e che mi ha lasciato più emozioni.

Milan-Sassuolo 4-3. Una delle poche partite che ho seguito tutta insieme a mio padre, che di solito non le guarda mai per intero. Ricordo ancora lo sconforto dell’essere sotto di tre goal e l’adrenalina del recuperare lo svantaggio per poi arrivare alla vittoria. Una delle poche volte che ci ho creduto davvero (purtroppo tendo sempre ad essere pessimista, soprattutto nel calcio!) e non sono rimasta delusa. Spettacolo!

Crediti foto: tuttosport.it

L’impresa calcistica che ammiro di più.

La rimonta della Roma sul Barcellona. Tendo a non seguire molto le partite di altre squadre che non siano quelle per cui tifo o simpatizzo, ma quella sera la Roma mi ha emozionato: non ci credeva nessuno, nemmeno io, ma loro ci credevano un sacco e hanno lottato fino al successo.

La colonna sonora che mi gasa prima di ogni partita.

Di solito non ascolto musica prima di una partita, ma quando lo faccio, magari prima di una partita particolarmente importante, è il nostro inno la colonna sonora più efficace!

Il calciatore scomparso che richiamerei in vita.

Johan Crujiff. Mi piacerebbe tantissimo vedere le sue imprese dal vivo invece che riguardarle anni dopo attraverso uno schermo.

La mia citazione preferita legata al Milan.

L’iconica citazione di Herbert Kilpin: “Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari”. Mi vengono i brividi ogni volta che la leggo.

Aurora (classe 2000) è originaria di Specchia, provincia di Lecce, ma vive e studia a Trieste. Orgogliosamente salentina e grande appassionata di libri e serie tv, la potete trovare su Twittrer come: @inmocosarms.

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