Milan-Torino: una partita per cuori forti

“È difficile spiegare cosa sia successo, faccio fatica a rendermene conto. E se dicessi che avevo in mente di fare qualcosa di simile, mentirei. A un certo punto tutti si sono resi conto che era una serata particolare.”

Kobe Bryant (parlando della partita in cui segnò 81 punti)

Milan-Torino di Coppa Italia comincia con il commovente saluto di San Siro a Kobe Bryant, grande campione NBA e tifoso rossonero, scomparso tragicamente il 26 Gennaio in un incidente aereo. Si sono tutti resi conto subito che sarebbe stata una serata particolare e lo è stata.

STRISCIONE IN RICORDO DI KOBE BRYANT – FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
©Foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Il Milan parte bene, con un gol nei primi 10 minuti. Segna Bonaventura, servito splendidamente da Rebic. Sembra tutto pronto per una serata tranquilla per i rossoneri, anche perchè il Torino è reduce da un umiliante 7-0 subìto contro l’Atalanta e la panchina di Mazzarri è traballante.

La squadra di Pioli spinge per il raddoppio e per mettere al sicuro il risultato, ma proprio nel migliore momento dei nostri, come spesso accade nel calcio, c’è la punizione da parte degli avversari: Bremer recupera palla al limite, galoppa per 60 metri di campo e poi batte Donnarumma su passaggio di Verdi.

Il Milan accusa un po’ il colpo nella ripresa e perde la brillantezza dimostrata nel primo tempo. I granata ne approfittano e passano sorprendentemente in vantaggio sempre con Bremer, che questa volta batte Donnarumma con un colpo di testa.
Si preannuncia l’ennesima beffa. Pioli cambia assetto e inserisce praticamente tutti i giocatori offensivi disponibili (a parte Suso, praticamente già ceduto al Siviglia). La mossa della disperazione alla fine (letteralmente) paga. Al minuto 91′, quando i giochi sembravano fatti, Calhanoglu trova il gol con il tiro della disperazione, fortunosamente deviato da un difensore granata.
Ibrahimovic, subentrato a un Piatek con la testa già altrove, ha due volte l’occasione per il 3-2, ma prima calcia alto praticamente dalla linea di porta e poi trova un super Sirigu, a negare la gioia ai rossoneri e protrarre la partita ai supplementari.

Nei tempi supplementari è tutto un altro Milan: Sirigu è sempre sotto pressione e si supera prima su Calhanoglu, poi su Hernandez, ma alla fine deve arrendersi al diavolo. Nel secondo tempo supplementare il Milan dilaga prima con Calhanoglu e poi con Ibrahimovic, che segna sotto la Curva Sud dopo un assist del subentrato Leao.

Il Milan, non senza fatica, si regala la semifinale di Coppa Italia dove incontrerà la Juventus.
Dopo la partita, qualcuno sui social ha fatto notare come il risultato finale 4-2 possa anche essere letto al contrario come 24, il numero di maglia di Kobe Bryant, grande tifoso rossonero. Lasciamo che ognuno creda quello che vuole in questo caso, certo è che la serata di ieri sarà indimenticabile per i milanisti, che ricorderanno per sempre questa partita rocambolesca, la commozione prima del fischio di inizio e un grande campione tifoso del Milan come noi.

Ciao Kobe.

RICORDO PER KOBE BRYANT – FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
©Foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
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