Siamo ancora qua

È troppo tempo che non scrivo sul blog. L’ultima volta è stata per il derby di ritorno. Da allora è passata un’eternità, un’estate, una sessione di mercato. È cambiato moltissimo per quanto riguarda i nostri colori e non solo.
Gli impegni personali mi hanno risucchiato come non mai e non sono riuscito ad essere presente come invece avrei voluto e forse dovuto.

 Dovrei riavvolgere il filo di quanto è successo in tutto questo tempo, ma il post sarebbe troppo prolisso e poi molto è stato scritto e riscritto sul mercato, sui fondi di investimento, su Mr. Bee, su Mihajlovic, su Galliani e i suoi intrallazzi.
 Per una volta non voglio soffermarmi su quello che è stato (chi mi legge di solito, sa che preferisco raccontare storie di un’epoca che non c’è più e ricordare campioni del passato). Questa volta voglio guardare il presente e futuro. Voglio provare a raccontare le sensazioni che mi da questo Milan e le situazioni annesse e connesse.
 Come detto, l’ultimo post sul blog riguardava il derby di ritorno del campionato scorso. Ironia della sorte, mi trovo a scrivere di nuovo alla vigilia di un derby. Se altre volte ero speranzoso, oggi sono cauto. Molto cauto. Vedo l’Inter favorita, inutile negarlo. Hanno fatto una grandissima campagna acquisti e si sono notevolmente rafforzati. Se fossi costretto a fare due nomi di giocatori che temo di più, questi sono senza dubbio Icardi e Jovetic, anche a centrocampo sono messi meglio di noi. Solo la difesa potrebbe essere di pari livello alla nostra (merito poi, è da vedere…).
 Il sentimento condiviso da molti è quello di fiducia massima nel nuovo Mister e nei ragazzi che scendono in campo, mentre si è esaurita la fiducia nei confronti della dirigenza, in particolare nei confronti di Adriano Galliani, colpevole di non aver esaudito completamente le richieste dell’allenatore e di aver invece preferito perseguire trattative di mercato con dirigenti e presidenti amici (trattativa con Preziosi per Kucka).
 Fiducia in Sinisa e nei ragazzi dunque. Basterà? Tutti noi siamo ancora scottati dalla scorsa stagione dove le parole “Fiducia e Entusiasmo” di inizio campionato si sono trasformate presto in “Delusione e Rassegnazione”. La sensazione odierna è che si stia lavorando sul campo e fuori per riaccendere la fiamma del vero entusiasmo attraverso il duro lavoro e l’allenamento e non più solo con le chiacchere. Mihajlovic non è la tenera chioccia come Inzaghi. Sinisa è un Generale, un condottiero, un padre severo e a tratti burbero. Insomma è quello che mancava al Milan da tempo: un allenatore con le palle, che sa il fatto suo e soprattutto sa dove vuole arrivare e con quale mentalità.
 Quello che sicuramente non cambia mai è la fede nei nostri colori e in quello che da sempre rappresentano. Alla vigilia di questo derby i tifosi sono uniti come mai prima, sempre consci del fatto che gli anni passano, i giocatori cambiano, ma la maglia e i colori restano.
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