C’era una volta… Franco Baresi

Se “il 5 Maggio è quella data che, non ti scordi più, merda neroblu”, è altrettanto vero che l’8 Maggio è una data che noi rossoneri non possiamo dimenticare e che non può lasciarci indifferenti.

L’8 Maggio 1960, a Travagliato, provincia di Brescia, nasceva la Storia e noi oggi la celebriamo.

 Baresi inizia a giocare già da giovanissimo assieme ai fratelli Beppe ed Angelo. La sua carriera da giocatore sembrerebbe prendere la via nerazzurra, visto che il fratello Beppe gli consiglia di fare un provino con i nerazzurri. Per nostra fortuna però, viene scartato dai selezionatori, i quali gli preferiscono il fratello.
 Nonostante questo, non si dà per vinto e effettua ben tre provini per il Milan. Alla fine del terzo provino entra di diritto nelle giovanili rossonere.
 Il suo esordio in Serie A avviene in occasione dell’incontro Verona-Milan il 23 Aprile 1978 all’età di 17 anni. E’ Proprio Nils Liedholm a credere in lui nonostante la giovanissima età e a sacrificare per schierarlo in campo, giocatori più esperti e anziani di lui.
 Le caratteristiche tecniche e la tenacia in campo hanno fatto sì che l’allenatore lo schierasse sempre più spesso titolare. Lentamente, ma inesorabilmente, il “Piscinin” (come viene soprannominato) conquista anche il cuore dei tifosi rossoneri.
 Baresi si afferma come difensore e ridefinisce il ruolo del libero. Giocatore con una tenacia incredibile è descritto alla perfezione dall’Enciclopedia dello sport:
«libero in possesso non soltanto di una superiore visione della regia arretrata ma pure di una tecnica eccelsa, peraltro mescolata alla durezza dei tackles e alla straordinaria velocità nei recuperi.»
 Dal suo esordio con la maglia del Milan nel 1978, non lascerà mai più il suo ruolo in campo e la sua maglia rossonera, diventando Capitano inamovibile della squadra e affermandosi anche in Nazionale.
 Con l’arrivo di Berlusconi alla presidenza rossonera negli anni ’80, il “Piscinin” cresce, e si afferma anche a livello internazionale. Assieme ai compagni di reparto, formerà una delle difese più forti della storia del calcio. Lo schieramento è ancora ricordato a memoria da tutti come un mantra: Tassotti, Maldini, Baresi e Costacurta. Giocatori eccezionali, veri e propri incubi per tutti gli attaccanti d’Europa.
 Baresi indosserà la casacca rossonera per 20 anni esatti dal 1977 al 1997, scendendo in campo con quella maglia ben 531 volte. Con il numero 6 dietro la maglia vincerà tutto:
 6 Campionati Italiani: 1978-1979, 1987-1988, 1991-1992, 1992-1993, 1993-1994, 1995-1996.
2 Campionati di Serie B: 1980-1981, 1982-1983.
4 Supercoppa Italiana: 1988, 1992, 1993,1994.
1 Coppa Mitropa: 1981-1982.
3 Champions League: 1988-1989, 1989-1990, 1993-1994.
3 Supercoppa Uefa: 1989, 1993,1994.
2 Coppe Intercontinentali: 1989, 1990.
 Inoltre, con la Nazionale alzerà al cielo la Coppa del Mondo nel 1982 in Spagna.
 Il 23 luglio 1997 disputa la sua ultima partita con la maglia rossonera. Si ritira all’età di 37 anni e la Società, vista la sua grandiosa carriera, decise di ritirare la maglia numero 6 con l’addio al calcio di Baresi. Quella maglia non sarà più indossabile da nessun altro giocatore.
 Voglio chiudere questo pezzo con una citazione di Jorge Valdano, ex giocatore del Real Madrid che ha affrontato direttamente Baresi sul campo:
“I compagni obbedivano ciecamente alla sua autorità e ai rivali mostravano le sapienti regole del calcio aperte alla pagina che parla del fuorigioco. Sono un libero liberato dichiarò Baresi a France Football. Vero. Raccontano i giocatori del Real Madrid che i rivali del Milan non guardavano né loro né il pallone: guardavano solo Baresi. Così si rispetta un vero capo. Raccontano ancora che “ad ogni fuorigioco provocato gli scappava un sorriso”.
  Tanti Auguri, “Piscinin” !
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