Juventus-Milan: Non la solita partita, ma la solita partita

Rieccoci! Dopo la sosta per le nazionali torniamo a parlare di Milan e lo facciamo commentando Juventus-Milan di ieri sera.

Negli ultimi sette anni, quando si andava a giocare allo Juventus Stadium si era certi della sconfitta e sapevamo già prima di scendere in campo che avremmo perso male contro una squadra molto più forte di noi. Ieri sera per almeno 70 minuti di partita, il Milan sembrava aver finalmente ridotto il gap con gli odiati rivali bianconeri nonostante l’ampio divario tra le due squadre in classifica.

La squadra di Allegri a dire la verità, ci mette poco a farci male con Dybala che sorprende Donnarumma con un tiro sul quale Gigio, secondo noi, poteva fare qualcosa di più. Sembra la solita gara già vista mille volte del Milan a Torino contro la Juve, con i nostri che provano a crederci un po’, la Juve che gestisce e poi chiude i conti.

Alla mezzora del primo tempo però, il giocatore più fischiato, più offeso, più deriso e oggetto di insulti pesanti da parte di tutto lo stadio, il nostro Capitano, Leonardo Bonucci decide che è il caso che qualcuno si sciacqui la bocca e svetta sui suoi ex compagni Barzagli e Chiellini infilando la palla in rete con un colpo di testa dei suoi. Per noi è l’apoteosi. Siamo improvvisamente catapultati in paradiso. Il nostro Capitano segna nel loro stadio, gremito e carico di odio e insulti contro di lui. È meraviglioso.

Iniziamo a crederci, iniziamo anche a giocare bene e la Juve sembra accusare il colpo. Allegri sostituisce uno spaesato Lichtsteiner con Douglas Costa all’inizio del secondo tempo e la mossa alla lunga pagherà.

Noi continuiamo a provarci e meriteremmo anche di passare in vantaggio, ma Calhanoglu è fermato dalla traversa e ci fa strozzare in gola l’urlo di gioia.

Il secondo cambio di Allegri è decisivo: inserisce Cuadrado e la partita cambia. Il Milan inizia ad essere schiacciato nella sua metà campo e perde lucidità verso il 75esimo. Gattuso prova a coprirsi e inserisce Montolivo, ma i cambi della Juve sono più efficaci e i bianconeri passano in vantaggio con Cuadrado e chiudono i conti con Khedira nel finale.

Tutto come sempre dunque. Usciamo sconfitti da Torino per l’ennesima volta. Sono sette anni che non vinciamo nella tana bianconera. Certo, abbiamo la consolazione di aver reagito dopo lo svantaggio iniziale, di aver segnato con il giocatore più odiato dai tifosi avversari e siamo anche stati sfortunatissimi con la traversa piena del nostro numero 10, ma come ha detto Gattuso a fine partita: “Ci teniamo la buona prestazione, ma negli almanacchi resterà il risultato e questo mi brucia. E deve bruciare a tutti, perché solo così si cresce“.

Ha ragione il nostro Mister, ci brucia perchè è un passivo che non meritavamo, perchè ce la siamo giocata alla pari, ma alla fine siamo usciti sconfitti e di questa partita tutti ricorderanno il risultato finale e il fatto che, come di solito nel recente passato, la Juve ti fa sfogare e poi ti punisce.

C’è una cosa che però ricordiamo più volentieri di questa partita e che addolcisce un po’ la sconfitta:

Sciacquatevi la bocca
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