Fine dei giochi: salvare il salvabile.

Il nostro campionato finisce qui. Nulla di strano, d’altronde ci siamo abituati alla mediocrità delle ultime stagioni ed onestamente non riesco a trovare più parole, insulti ed imprecazioni necessarie a far capire il mio stato d’animo. Salvare il salvabile, come da titolo, e salvare anche la bile visto che chi ci ha fatto amare così tanto questi colori ci sta presentando un dolorosissimo e salato conto, tutto a spese del nostro fegato. Discutere e commentare la partita è inutile: prendete una delle solite partite dove bisogna fare punti, cambiate le magliette all’avversario, diminuite le capacità psico-motorie del 99% dei nostri calciatori (tanto non cambia nulla) e dei nostri migliori calciatori (ora sì che sono cazziamari, passatemi il termine) ed otterrete Atalanta-Milan, la più scontata, banale delle partite dal risultato quasi scritto. Non avevo minimamente nel cuore di vincere a Bergamo, a Bergamo eh! Perchè ormai è difficile tutto: il Sassuolo, oltre ad essere -1 e la prossima siamo vs la Juve, è bestia nera. L’Udinese è bestia nera. La fatal Verona è difficile da battere. L’Atalanta a Bergamo è temibilissima, come puoi osare andare a vincere? Il Bologna ha cambiato allenatore, il Carpi in casa è difficile da battere e benvenuti nel nuovo Milan dove dobbiamo accontentarci di qualche sporadica prestazione all’altezza di questo club.
Ma tanto, noi siamo da terzo posto: e mi ero pure illuso, fin quando la matematica non ha inesorabilmente fatto capire che comanda lei. Vergogna, nulla da aggiungere: anzi sì, qualcos’altro da aggiungere c’è, mi sono dimenticato di concludere il copione. Dal momento che la personalità è di casa, ce ne andiamo in ritiro, come se cambiasse qualcosa e come se volessero darci il messaggio “eh ma noi ci stiamo impegnando”, per poi probabilmente perdere contro la Juventus con uno scarto inferiore ai 3 gol e perdere “a testa alta” perchè siamo stati una squadra compatta, determinata con “soli limiti tecnici”: ah ok, allora ditemelo prima che anzichè tifare Milan tifo Chievo Verona, con tutto il rispetto per la squadra di Maran. Poi chiediamo scusa ai tifosi, dicendo che è “colpa nostra”, che “dobbiamo rimboccarci le maniche, ma la squadra in allenamento S’IMPEGNA”. Grazie per averci rincuorato, pensavo vi grattaste a Milanello che da tempo, troppo tempo, non ospita una squadra di pallone con gli attributi. E poi la ciliegina sulla torta, quella del Mister, che s’ostina a schierare un 442 avendo a disposizione un esterno di ruolo che non rifiata da 8 mesi e che deve entrare in campo pure a risolvere le partite di Coppa Italia contro il Crotone: “siamo questi, non posso far altro”. No, questo no: puoi far ben altro dal momento che questa squadra non può essere ad un punto dal Sassuolo, non scherziamo. Non può non produrre un’azione in tutta la partita a Bergamo, non può affidarsi ad azioni singole degli 11 in campo e dei sostituti (Balotelli non ha fatto male, anzi..). Non c’è più nulla da aggiungere, solo conquistare il sesto posto e chiudere l’ennesima stagione all’insegna della mediocrità che ha trovato conforto tra le mura di Milanello, o di Milano in generale, e che sarà dura farle fare le valigie.

@simostu9

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