Certe Notti…

E’ tanto che non scrivo sul blog. Oltre che agli impegni quotidiani, sempre più pressanti, si sono aggiunte frustrazioni continue legate al nostro periodo calcistico recente. Un’occasione di distrazione dai doveri quotidiani e dalla situazione attuale del Milan è L’Europa League.

 Mai come quest’anno le squadre italiane sono presenti e vincenti in questa competizione, cosa che non accadeva dal 2003 in Champions League, quando a giocarsi le semifinali c’erano 3 squadre italiane su 4 partecipanti.
Oltre alle buonissime prestazioni di Inter e Napoli (quando va detto, va detto), la partita che più mi ha trascinato in un vortice di emozioni e sensazioni uniche è stata Atletic Bilbao-Torino.
 Non è la prima volta che seguo il Toro. In campionato simpatizzo Toro (anche per merito di mia nonna, nata a Torino, vero Cuore Granata) e in Europa League l’ho seguito anche l’anno scorso. Ho mantenuto la tradizione e mi sono messo a tifare per i ragazzi di Ventura.
 La partita l’abbiamo vista tutti. Un Toro che a tratti ha ricordato quel “Grande Torino” di troppi anni fa. Oltre alla partita però, abbiamo anche visto le emozioni: quelle dei giocatori in campo, lottatori fino all’ultimo secondo, con tutto l’ambiente contrario a loro.
La sofferenza degli EROICI (sì, in maiuscolo!) tifosi granata, che si son fatti una trasferta infrasettimanale in Spagna, con condizioni climatiche avverse, costretti ad ammassarsi in un piccolissimo specchietto di stadio a loro riservato. Tutto intorno, solo tifosi “rojiblancos” baschi.
Non credo di esagerare quando dico che tutta l’Italia “malata” di bel calcio si è commossa al fischio finale, quando i giocatori di Ventura si sono resi conto di aver battuto una squadra fortissima come il Bilbao e di aver espugnato per la prima volta nella storia il San Mamés.
Anche io mi sono commosso. Ho visto la passione dei tifosi, nella sciarpata granata esibita nel silenzio assordante dello stadio avversario. Ho visto la trance agonistica di Ventura e dei suoi uomini, forse non ancora consci di quanto fatto. Ho visto il Cuore dei tifosi del Toro battere forte e il petto gonfiarsi d’orgoglio. Ho visto tante cose che non vedevo da tempo, non con la mia squadra partecipe almeno.
Fa male non esserci. Fa ancora più male non provare più queste emozioni per i nostri colori, con i nostri ragazzi e un Mister a guidarli.
 Un tempo erano le nostri notti, penso a Milan-Manchester. Penso a Milan-Ajax. Penso a Milan-Celtic, Milan-Inter, Milan-Juve, Milan-Liverpool ad Atene e ad altre partite che hanno fatto la storia recente del Milan.
 Poi penso al Milan attuale e non vedo che il buio. Costretti a sperare in un miracolo con Cesena, Atalanta, il prossimo avversario Chievo. Fa ancora più male.
 Certe notti erano nostre, illuminate dalla nostra stella, anche in Europa. Ora, è solo buio.
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