C’era una volta… Il “Professore” Clarence Seedorf

 Il 1 Aprile è solitamente il giorno dedicato ai “pesci d’Aprile” , ovvero scherzi e bufale che vengono proposte per divertire e prendere in giro i malcapitati creduloni.
 
Oltre ai classici post tematici dedicati, per esempio quello che vedrebbe Adriano Galliani dimettersi a fine stagione, ci sono stati anche tanti sinceri e calorosi auguri per 3 grandi rossoneri che compiono gli anni proprio oggi: Sacchi, Zaccheroni e Clarence Seedorf.
 Oggi vogliamo onorare proprio l’ex allenatore rossonero Seedorf, vera e propria icona del Milan degli ultimi anni.
 
Clarence Clyde Seedorf nasce a Paramaribo in Suriname il 1 Aprile 1976 nella città sulle rive dell’omonimo fiume, a pochi chilometri dall’Oceano Atlantico.
 
 Appena diciassettenne si trasferisce in Olanda, dove inizia a giocare per l’Ajax, affermandosi come centrocampista. Qui il giovane Clarence fa già la storia.
 
È infatti il più giovane giocatore della storia olandese a esordire con la maglia dei “lanceri” a 16 anni e 242 giorni. Con la maglia dell’Ajax vincerà Coppa d’Olanda, Campionato e Champions League.
 
Nel 1995 viene acquistato dalla Sampdoria, dove collezionerà 32 presenze e rimarrà in ottimi rapporti con tutto l’ambiente doriano anche dopo il suo passaggio al Real Madrid nella stagione successiva.
 
Con le “merengues” in tre stagioni dal 1996-1999 vince tutto: Liga, Champions League e Coppa Intercontinentale. Nel 1999 torna in Italia per vestire la maglia dell’Inter. Con i nerazzurri non colleziona trofei, e ha un rapporto un po’ teso con i tre  allenatori che si susseguono durante la sua permanenza (Lippi, Tardelli e Cuper). Nell’estate del 2002 passa al Milan durante la trattativa rimasta storica con il nome di “scambio Coco-Seedorf”.
 
Dal 2002 dunque veste i colori rossoneri e non li lascerà prima del 2012, diventando un vero e proprio idolo per la tifoseria rossonera e icona del Milan vincente di Ancelotti. Con il Milan colleziona 432 presenze e segna 62 gol.
 
Come detto, diventa un perno del centrocampo vincente del Milan di Ancelotti ed è molto spesso fondamentale nelle partite decisive, come avviene durante la partita Bayern Monaco- Milan valida per i quarti di finale di Champions League 2007. Seedorf si ripete durante la storica semifinale di ritorno giocata contro il Manchester United a San Siro e vinta 3-0 dai rossoneri. Il primo gol di quella partita è stato segnato proprio dal giocatore originario del Suriname.
 
Con i colori rossoneri cuciti addosso vincerà 2 Champions League (2003, 2007) 1 Coppa del mondo per Club (2007), 2 Scudetti (2003-2004, 2010-2011), 1 Coppa Italia (2002-2003), 2 Supercoppa Italiana (2004, 2011), 2 Supercoppa Uefa (2003, 2007).
 
Nel maggio 2012 annuncia il suo addio ai tifosi rossoneri e si trasferisce al Botafogo, in Brasile, dove giocherà solo pochi mesi, ritirandosi definitivamente dal calcio giocato a gennaio 2014 per intraprendere la carriera da allenatore.
 
Proprio il periodo da allenatore, è uno dei più controversi della storia calcistica di Clarence. Viene infatti chiamato in seguito all’esonero di Massimiliano Allegri da parte del Milan.
 
Il primo incontro da allenatore sulla panchina del Milan è positivo. Vince contro il Verona. Il successivo incontro è una sconfitta in Coppa Italia contro l’Udinese che sancisce l’eliminazione dalla competizione. Il 20 febbraio 2014 arriva un’altra sconfitta questa volta contro l’Atletico Madrid in Champions League. Il brutto risultato si ripeterà due settimane dopo nella gara di ritorno. Qui il Milan subirà una sonora batosta dai giocatori avversari, perdendo l’incontro per 4-0.
 
A fine stagione il Milan conclude la stagione con l’ottavo posto in Campionato mancando il piazzamento in Europa per la stagione successiva. Nonostante il 50% di risultati positivi raccolti dalla sua gestione, Clarence viene esonerato dalla Società, forse anche a causa di dichiarazioni infelici riguardo al tasso tecnico della Rosa che si è trovato a gestire durante la sua breve esperienza da allenatore.
 
Aldilà di questa esperienza che ha un po’ macchiato l’immagine di Seedorf, il ricordo di tutti i tifosi rossoneri nei suoi confronti è ottimo. Anche per quanto riguarda la sua gestione da allenatore molti tifosi avrebbero voluto proseguisse la sua avventura sulla panchina del Milan. E’ inutile girarci attorno, Clarence manca molto a tutti i milanisti, come giocatore, ma soprattutto come uomo.
 
 
Tanti Auguri, Professore!
 
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