C’era una volta… “80 voglia di Samba!”

Come detto in un articolo di qualche tempo fa, il legame tra il Milan e il Brasile è sempre stato vivissimo.

Oggi voglio ricordarvi un giocatore che, anche se per poco, ha fatto letteralmente impazzire i tifosi del Milan, sto parlando di Ronaldo de Assis Moreira, ma tutti lo conoscono con il suo soprannome: Ronaldinho.

Ronaldinho nasce a Porto Alegre il 21 Marzo 1980. Come molti dei ragazzini nati nei quartieri popolari brasiliani, passa il suo tempo a giocare a pallone per strada. Da subito si contraddistingue per l’innato talento e per l’incredibile tecnica. Il suo soprannome deriva dal fatto che era sempre il più piccolo dei ragazzini che giocavano, da qui il nomignolo “Ronaldinho”.

A causa della morte prematura del padre, il suo punto di riferimento diverrà il fratello maggiore Roberto de Assis, che lo porterà ad ottenere un contratto da professionista con il Gremio, nel 1995. Qui, il giovane Ronaldinho si afferma come trequartista, e le sue spiccate doti nel dribbling e nella visione di gioco, fanno sì che anche l’Europa calcistica si accorga delle sue potenzialità e giocate.

La svolta della sua vita si presenta nel 2001, quando il fratello/procuratore riceve una chiamata da Parigi: il PSG è interessato al giocatore. Il trasferimento però non sarà dei più semplici e ci saranno alcune dispute legali tra Gremio e PSG per il cartellino del giocatore. Ciò nonostante, il giocatore approda a Parigi e inizia la sua affermazione anche oltreoceano. Con il PSG dal 2001 al 2003 totalizzerà 77 presenze con 25 reti.

Nell’estate del 2003 il Barcellona riesce a sbaragliare la concorrenza e a portarlo al Camp Nou. Qui “Gaucho” come viene chiamato, in 5 anni vincerà 2 Liga, 1 Champions League 2 Supercoppe di Spagna, e sarà insignito del Pallone D’oro 2005 e del Fifa World Player 2004, 2005.

La sua storia si tinge di Rossonero nell’estate del 2008, quando dopo una trattativa sottotraccia, Adriano Galliani riesce a strapparlo al Barcellona e a farlo approdare a Milano. La presentazione ufficiale del giocatore si verifica davanti a 40.000 milanisti festanti e in estasi, radunati a San Siro per l’occasione il giorno 15 Luglio 2008. Già dal suo esordio contro il Bologna in Campionato, Ronaldinho incanta la folla, dribbling, rabone, elastici, numeri da circo, i rossoneri sognano, e anche i compagni di squadra sono contagiati dalla sua allegria nel giocare la palla e dalle sue giocate imprevedibili e spettacolari.

Che Ronaldinho sia un predestinato, è anche dimostrato dalla partita che sceglie per segnare il suo primo gol con la maglia rossonera: il derby contro gli odiati cugini del 28 Settembre 2008. Dinho realizza un gol di testa su assist del connazionale Kakà, che fa impazzire i tifosi e il Milan.

La storia di Ronaldinho al Milan però, non è stata delle più felici e rosee. Nonostante le premesse infatti, il brasiliano trova sempre meno spazio, forse anche perchè non adatto al gioco di contropiede spesso e volentieri adottato dal Milan, e colpevole di rallentare parecchio la manovra d’attacco, è sempre più spesso emarginato dalla squadra. Nonostante questo comunque, Ronaldinho è stato uno dei giocatori più amati dai tifosi rossoneri, per la sua visione di gioco, per i suoi numeri incredibili, per le sue punizioni, e anche per la sua simpatia travolgente. In totale con il Milan ha giocato 95 partite ufficiali segnando 26 gol e regalando 26 assist ai compagni.

Da Gennaio 2011 si separa dai rossoneri, per tornare in Brasile e vestire la maglia del Flamengo. Oggi invece gioca per l’Atletico Mineiro.

Come detto, di lui hanno tutti un bel ricordo, nonostante non abbia fatto vincere il Milan durante la sua permanenza. Il Presidente Silvio Berlusconi su Ronaldinho ha commentato:

“Da solo vale il prezzo del biglietto”

Noi lo ricordiamo con una sua citazione:

“Non pensavo che si potesse essere più caldi dei catalani. Invece i milanisti lo sono.”

Anche se per poco, è stato amore vero!

 

@TheRub14

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