“Un dio diabolico ha dato al diavolo delle ali per volare” ( Fabrizio Caramagna)

Lo so, è passato tanto tempo dall’ultima volta (quasi 5 mesi) e in gran parte è colpa mia che ho trascurato questo spazio e questo piccolo progetto, ma si sa “shit happens” e quando si devono affrontare certe situazioni, si ricalibrano le priorità.

Adesso ho ritrovato la voglia di scrivere e condividere le mie opinioni. Confesso che ho passato periodi negativi, che mi hanno fatto pensare anche alla chiusura di questo piccolo blog, ma invece di agire di impulso ho “congelato” tutto in attesa di momenti migliori. Ora son tornato a fare quello che in fondo mi piace di più: scrivere e farlo a proposito di calcio e Milan, con la speranza di tornare a essere regolare con i post e spero, interessante per chi mi leggerà.

L’ultimo post è quello dedicato all’addio al calcio di Christian Abbiati e alle relative emozioni connesse. Era fine Maggio, l’estate ancora doveva arrivare, le voci sui cinesi ancora dovevano definirsi, la cessione non era ancora certissima e la data del closing era un po’ un miraggio. Per non parlare del futuro della squadra, chi parte? chi resta? chi arriva? chi allenerà? A tutte queste domande abbiamo avuto le rispettive risposte e l’ambiente Milan sembra essersi rasserenato rispetto all’anno scorso.

Mentre tutto questa situazione incerta si definiva nel corso dei mesi, ho letto tante (forse troppe) opinioni riguardo il tasso tecnico della rosa attuale, la filosofia di gioco di Montella, per non parlare delle manovre economiche dei nuovi acquirenti orientali. Per evitare di essere ridondante, non ho voluto dire la mia sulle suddette questioni, essendoci stati molti articoli, post e talk show dedicati.

Quello che preferisco fare è parlare di calcio giocato e di giocatori non sulla base di valutazioni di mercato, ma guardando il rendimento in campo. E il rendimento in campo in queste prime 8 giornate dice: 5 Vittorie, 1 Pareggio e 2 Sconfitte, un totale di 16 punti su 24 disponibili, che per ora valgono il secondo posto in classifica. Rendimento in campo che è dovuto ad un buon lavoro dei ragazzi che indossano la maglia rossonera, soprattutto Donnarumma, un Romagnoli sempre in crescita, un Paletta dalla consapevolezza ritrovata, Kucka con la consueta duttilità, Bonaventura che sembra tornare ai livelli di un tempo dopo un avvio un po’ infelice, Bacca che è il solito killer in area di rigore avversaria, Lapadula che ci mette tanta voglia e cuore e che merita il gol, Niang che ogni tanto “gigioneggia” forse un po’ troppo, ma che quando ci mette la testa sa essere devastante. Il tutto amalgamato sapientemente dal quieto Montella, allenatore silenzioso, forse non un “generale di ferro”, ma con ferme convinzioni sul modello di gioco da seguire e su come preparare e adattarsi alla partita.

La vittoria di ieri sera contro il Chievo fuori casa, ha caricato non solo i tifosi, ma tutto l’ambiente rossonero, che adesso sembra più consapevole dei propri mezzi.
Sabato sera giochiamo contro la Juventus. Sappiamo che è una partita difficilissima, ai limiti dell’impossibile, ma sappiamo anche che oggi siamo secondi in classifica e che ogni tanto i miracoli accadono. Giochiamola, senza paura, per restare in alto, perchè volare così in alto è bellissimo e perchè un po’ ci meritiamo di tornare a vedere la luce del sole dopo anni di tenebra.

@TheRub14

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