#MilanJuve – Credere nell’impossibile

Ma voi ci credete? Cioè, avete realizzato che dopo anni di risultati scontati e di partite già perse in partenza siamo riusciti nell’impossibile? Io sono ancora un po’ scosso a dire il vero, anche se ci ripenso e tutte le volte che lo faccio godo abbastanza.

La verità è che il più ottimista dei milanisti sperava di uscire da San Siro con un pareggio sabato sera, e sarebbe stato quasi come vincere. Quasi, appunto. Peccato che il Milan e su tutti Locatelli e Donnarumma, abbiano pensato bene di regalarci uno dei sabati calcistici più belli degli ultimi anni.

In questo Milan-Juve c’è stato di tutto. È stata una partita emozionantissima e tesissima #FinoAllaFine (come piace dire a quelli là), già da prima del fischio di inizio del match con la curva che sbaglia clamorosamente la coreografia dimenticandosi una lettera “i” in “Milano” (UNA cosa dovevate fare), ma nonostante questo, l’effetto voluto ha avuto ugualmente successo e il tifo è stato pazzesco per tutta la partita, come non sentivamo da un po’.

La coreografia clamorosamente sbagliata dalla curva
La coreografia clamorosamente sbagliata dalla curva

In campo la situazione tattica è ben chiara da subito: Milan a difendersi e cercare di ripartire, Juve all’attacco con i suoi giocatori sfruttando tutto il talento dei suoi giocatori. Poco prima della fine del primo tempo, Pjanic batte un calcio di punizione che sorprende la difesa e Donnarumma e si insacca in rete. Sarebbe 1-0 per la squadra ospite, ma tutti i giocatori rossoneri circondano l’arbitro e il guardalinee chiedendo l’annullamento della rete per posizione irregolare di Bonucci, che correndo verso la porta e sfiorando il pallone, entra in gioco e disturba l’intervento del portiere rossonero.

Tra tutti i giocatori, quello che è decisivo nel convincere assistente e arbitro delle sue ragioni e dell’irregolarità del gol bianconero è Donnarumma, che dimostra di avere grandissima personalità anche in questi casi nonostante la sua giovanissima età.

La partita prosegue con lo stesso schema tattico, con la Juve che non riesce a sfondare grazie all’ottima organizzazione difensiva rossonera. Il gol sembra comunque essere nell’aria, finchè si verifica l’impensabile e il Milan trova uno straordinario gol con Locatelli, ottimamente innescato da Suso.

È il delirio. Per lui, per i suoi compagni e per noi. Dopo la gioia indescrivibile è come se iniziasse un’altra partita, la più dura. Tutta la Juve si riversa nella metà campo rossonera a caccia del gol del pari. Montella toglie Bacca per inserire un più fisico Lapadula e cercare di tenere palla e gioca con la difesa a 5, inserendo il roccioso Gustavo Gomez e il fresco Poli per rafforzare il centrocampo.

Il tempo passa e la squadra di Allegri inizia a innervosirsi e a giocare con più foga perdendo un po’ la testa. Al minuto 95′, in pieno recupero e a meno di 10 secondi dalla fine della partita, Khedira  calcia l’ultimo pallone della partita che sembra destinato all’incrocio dei pali, ma il tedesco non ha fatto i conti con l’altro grande protagonista della gloriosa serata rossonera: Gigio Donnarumma, il quale si supera e toglie letteralmente il pallone dalla porta facendo esplodere di gioia i tifosi rossoneri tra i quali anche un Adriano Galliani in tribuna che a quel punto non si contiene più.

Locatelli intervistato alla fine della partita, ammette di non aver ancora realizzato quanto accaduto e quello che ha fatto. Lo capisco e a distanza di due giorni fatico ancora a crederci anch’io.

Citando il Premio Nobel Pearl: S. Buck:

I giovani non sanno abbastanza per essere prudenti, e quindi tentano l’impossibile – e lo ottengono, generazione dopo generazione.

È una frase che rispecchia esattamente quello a cui abbiamo assistito sabato sera. Non sembrava possibile, l’abbiamo fatto, è stato possibile.

@TheRub14

 

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