La Gazzetta sul Bancone: “Milan, la stella è tua!”

La prima pagina della Gazzetta dello Sport di lunedì 7 maggio 1979 recitava le parole sopracitate, attestando la vittoria del decimo scudetto del Milan, durante la stagione 1978-1979.

Crediti foto: La Gazzetta dello Sport

La conquistata della stella non fu per niente semplice, come venne riportato sempre dalla popolare “Gazza“:

“Sono passati ventuno anni da quando quel diritto fu conquistato dalla Juventus, e ne sono passati tredici da quando se ne fregiò l’Inter. Ricordando quelle date, si ripercorrono anche le tappe del lungo tormento dei rossoneri, inevitabilmente accentuato dalle polemiche, a volte anche crudeli, del tifo. […] L’incapacità del Milan a tagliare quel traguardo, che le sue avversarie avevano già superato, forse ha creato un complesso d’inferiorità: mai confessato, ma autentico ed acutamente sofferto. […] La vana rincorsa alla “stella” non è stata di certo compiuta senza danni: ha cercamento logorato il Milan e la rischiato di stroncarlo.”

L’autore dell’articolo, Gino Palumbo, fa riferimento alla corsa per la salvezza da parte dei rossoneri, a rischio retrocessione durante la stagione 1976-1977. Per fortuna il Diavolo trovo conforto e coraggio in uno dei più grandi leader milanisti nella storia del club: Gianni Rivera.

“Ancor prima che per i suoi passaggi, per i suoi tocchi e per i suoi gol, nel corso di questi anni tormentati, amarI, colmi di delusione, Rivera è stato l’interprete più fedele della passione popolare dei milanisti, l’uomo che più di ogni altro ne ha percepito le esigenze e difeso gli interessi. Nei momenti più tempestosi, quando il Milan ha rischiato il naufragio, avrebbe potuto anche cercare riparo altrove: è un professionista e nessuno avrebbe avuto il coraggio di chiamarlo disertore. Invece si è esposto ancora di più dentro e fuori dal campo, assumendosi responsabilità che nessun giocatore ha mai osato accolarsi.

Con novanta minuti di anticipo sulla conclusione del campionato, il Milan conquistò matematicamente il suo decimo scudetto e quindi la possibilità di fregiare la propria maglia con la tanto desiderata stella. Il punto decisivo giunse grazie alla vittoria dei rossoneri contro il Bologna.

Crediti foto: DNA Milan

I festeggiamenti per l’ambito traguardo furono quasi rovinati dagli stessi tifosi, che a causa della loro incredibile passione per i colori rossoneri sfondarono i cancelli di San Siro, occupando anche quella parte di stadio considerata per motivi di sicurezza inagibile. Le autorità vietarono all’arbitro di fischiare il calcio d’inizio di Milan-Bologna e fu proprio l’intervento (uno dei tanti) di Rivera a risolvere la delicata situazione.

Il capitano del Milan si presentò sul campo con il microfono in mano e invitò il pubblico ad abbandonare le zone proibite. Un po’ alla volta, i tifosi diedero ascolto al loro leader e con 25 minuti di ritardo iniziò una partita a detta di molti piuttosto monotona.

La squadra guidata dall’ex-giocatore Niels Liedholm aveva lo scudetto in tasca, era giunto il momento di festeggiare.

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