Inter-Milan: A mani vuote

Inter-Milan

“A truvàa i parent a Milan, se va cunt pien i man”. In milanese questo detto significa che a trovare i parenti a Milano si va con le mani piene e la coreografia preparata dalla Curva Sud per Inter-Milan ha rappresentato le mani del diavolo che spezzano il biscione interista.

Poi però inizia la partita, c’è un derby da giocare, ma l’unica squadra che da subito è decisa a fare la partita con grinta e buon gioco non è quella rossonera. Diciamoci la verità, il Milan di Gattuso non ci ha certo abituato a belle partite. Dall’inizio della stagione abbiamo visto praticamente sempre lo stesso gioco lento, prevedibile e basato principalmente sull’inventiva dei giocatori migliori (spesso Suso e Higuain), piuttosto che su una manovra ragionata di squadra.

Lo stesso si è verificato anche ieri sera, con l’aggravante che la nostra punta centrale sia stata costretta a prender palla dalla trequarti difensiva, per poi, non si sa bene come, dribblare tutta la squadra avversaria e segnare. È logico che non possa funzionare così. Ancor più logico sarebbe cambiare modulo e abbandonare questo maledetto 4-3-3 che non è che ci stia regalando tutte queste soddisfazioni.

Il Milan questo derby non lo ha giocato. La squadra di Gattuso ha pensato solo a difendersi e subire un’Inter molto più organizzata tatticamente e frizzante dei rossoneri. Nel corso dei 90 minuti non ricordo una chiara occasione da gol da parte dei nostri giocatori, il che la dice lunga sul tipo di partita che abbiamo visto. Il gol nerazzurro era nell’aria e ogni volta che la squadra di Spalletti organizzava una manovra d’attacco, dava la sensazione di poterci fare male.

Alla fine, nel vero senso della parola, al minuto 92′ Icardi trova il gol del vantaggio per l’Inter sull’ultimo cross della partita. Donnarumma non si sa bene cosa abbia deciso in quel momento, esce a cercare non si sa bene cosa e lascia la porta libera. Icardi non si fa pregare e insacca il pallone regalando immensa gioia ai cugini nerazzurri.

Prima della partita, come sempre, da entrambe le parti ci sono post motivazionali, conferenze stampa, chiacchere varie che lasciano il tempo che trovano. Gattuso aveva detto che il Milan doveva giocare senza paura. È successo l’esatto opposto e l’abbiamo pagata cara. Ancora una volta, a mani vuote.

Se le vostre parole non sono migliori del silenzio, dovreste stare zitti. – proverbio cinese

 

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