Una partita, uno specchio. Tutti colpevoli. Boateng: certi amori 2.0

Scrivere dopo certe partite è molto difficile. Ero fiducioso che queste quattro righe odierne potessero essere intrise di speranza per il nostro futuro. Vincere contro il Bologna, certo cosa non banale, e proiettarsi a 31punti con un mercato davanti e, soprattutto, un intero girone di ritorno. E invece no. E invece Giaccherini ci ha fatto male, tanto per cambiare. Una partita giocata bene dal punto di vista dell’intensità nervosa, trasformatasi in nevrosi, isteria alla prima occasione loro, nel secondo tempo, gentilmente offerta da Montolivo, sino a  lì autore di una partita più che dignitosa. Il problema è proprio questo: Abate, Montolivo, Honda e compagnia, non hanno nemmeno giocato la loro peggior partita, anzi. Questo significa, ma lo sapevamo, che si hanno in rosa calciatori scadenti, uomini senza attributi. Il peggio arriva quando il partente(?) Cerci prende il posto di un fischiatissimo Honda, autore in settimana di frasi poco felici nei confronti della società e della squadra. Il resto lo sapete: Cerci prima sbaglia un passaggio facile facile a Bacca, poi davanti a Mirante…Vabbè, meglio non pensarci. Finisce la partita, fischi, solita contestazione, il CAPITANO

Montolivo richiama i suoi compagni e li invita a prendere le loro responsabilità davanti ai tifosi. Bacca, Alex e Luiz Adriano si oppongono ed escono via al grido: “Eh no bello, nun ce provà a tiracce in mezzo”(traduzione affidabile come quella di Honda dal giapponese). Potreste chiedervi: Embè? La partita l’abbiamo vista pure noi, coso. Vero, ma è importante capire che questa partita e la settimana appena passata, sono metafore della situazione attuale. Tutti hanno colpe. Nell’ordine: le dichiarazioni di Honda prima e Bonaventura dopo fanno risaltare la totale anarchia, sintomo di mancanza di polso di società e allenatore(ah, la buona vecchia comunicazione). A questa aggiungiamo che è insopportabile presentarsi sempre con una rosa incompleta, gente scontenta,  nelle partite giocate in contemporanea col mercato, sinonimo di mancanza di programmazione societaria(sai che novità!). La scelta di mettere Cerci, poi, è una follia del nostro allenatore, il quale, con tutte le attenuanti del caso, non è certo esente da responsabilità. Ma passiamo al finale di gara. Oggi si è vista tutta la mancanza di carisma di Riccardo Montolivo; una fascia troppo pesante(sarà per quello che scivola sempre?), una figura non riconosciuta dai tifosi e, a quanto pare, dai suoi stessi compagni. Bene, per Milan-Bologna è tutto, a voi studio.

In una stagione che pare aver ben poco da dire, non ci resta che vivere di emozioni, di ritorni. Ma certo, parliamo di Kevin Prince Boateng, giocatore che ha lasciato un ricordo agrodolce nella mente dei tifosi rossoneri. Il suo arrivo,in realtà, è stato caldamente osteggiato dai tifosi. Eppure pare proprio che la maglia da titolare, lì sulla destra, al momento, possa appartenergli. Certo è che continuando a ragionare secondo l’enunciato “arriva x, che fa schifo, ma sempre meglio di y”, non sappiamo quanto si possa andare avanti. Anzi, lo sappiamo, ma ve lo risparmiamo.

 

@kondorob

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