Torino-Milan: La certificazione del fallimento stagionale

È dura da ammettere, ma la stagione del Milan è stata fallimentare, è inutile girarci intorno.
C’era più di qualche speranza di raggiungere il tanto agognato piazzamento in Champions League prima del derby, speranza definitivamente cancellata dalla testa dei giocatori e di Gattuso appena persa la partita.

Ci sarebbe stata la Coppa Italia come ulteriore stimolo, ma anche questo è sfumato sotto i colpi della Lazio di Inzaghi in semifinale. Il Milan ha perso la sua anima, le sue convinzioni e quello che avrebbe dovuto essere la sua guida.

La partita contro il Torino non ha fatto che evidenziare quello che stiamo vedendo da diverse giornate: una squadra senza stimoli, motivazioni, senza uno straccio di gioco.
Gattuso non sa più cosa fare e cosa dire. Procede per inerzia sperando che la situazione si risolva non si sa bene come. Pare rassegnato al suo destino e ragiona e parla già da ex allenatore del Milan.

Il risultato del campo è impietoso. Il Milan è stato dominato dal Torino di Mazzarri. Tatticamente, tecnicamente ed emotivamente. I rossoneri non sono mai riusciti a reagire agli avversari.
Ci hanno provato solo Paquetà, Cutrone (preferito a Piatek) e a tratti Calhanoglu, senza però impensierire mai la difesa avversaria. Il 2-0 finale è un risultato giusto, avendo il Milan creato molto poco.

Non si sa bene come, ma Gattuso è riuscito a neutralizzare giocatori come Higuain prima e Piatek poi.
Gente che prima di essere allenata dall’ex centrocampista rossonero, i gol li segnava.
Giocatori più offensivi come Calhanoglu e Suso non rendono più da mesi e non c’è mai stata neanche l’idea di provare nuove soluzioni nel corso della stagione. Anche la difesa scricchiola e il Milan rischia sempre durante ogni partita. Insomma, c’è veramente poco da salvare.

E la dirigenza? La dirigenza ci mette del suo: Leonardo e Maldini non hanno avuto la forza di esonerarlo e provare a cambiare guida tecnica quando avrebbero dovuto farlo, con gli obiettivi stagionali ancora raggiungibili, per cercare di salvare il salvabile.
Dopo la disfatta di ieri sera, si vociferava di un possibile esonero, ma a questo punto non servirebbe a molto. Tanto vale finire il campionato con Gattuso, farlo nella maniera più dignitosa possibile e poi vedere come impostare il futuro.

Il futuro però, sembra tutt’altro che roseo. Senza la qualificazione in Champions League, è difficile che un grande allenatore (Conte, Sarri, qualsiasi sia il nome) accetti di allenare il Milan senza la partecipazione alla coppa più prestigiosa o importanti investimenti per il miglioramento della rosa.

Non resta che sperare davvero che la dirigenza sappia cosa fare e si stia muovendo sotto traccia da tempo per cambiare questa triste situazione, ma le premesse non sono così positive.

Parafrasando Eugène Ionesco:

Il Milan è morto, Marx pure, e anche io non mi sento molto bene.

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One Reply to “Torino-Milan: La certificazione del fallimento stagionale”

  1. E poi si vedono reazioni di rabbia di certi giocatori al primo fischio di fallo. Isterismi mai visti nell’ex nostro Milan di classe. E le ammonizioni fioccano e le espulsioni pure, abbastanza frequenti… da dove cominciare? non mi sento per niente bene neanch’io

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