Ti amo Campionato, perchè…

Ti amo Campionato, perché…

Era una delle tante domeniche di calcio, forse non tanto normale, forse un po’ più attesa delle altre – perché in ballo c’era la sfida delle sfide –  ma era comunque una partita di calcio, quella di ieri sera. O almeno doveva esserlo.  E, come spesso succede nel nostro bel campionato, si è trasformata in tutt’altro.

O meglio, l’hanno trasformata in tutt’altro. Sì, perché se la mano di Dio può fare cose miracolose, non potete neanche immaginare che cosa sia in grado di fare quella dell’uomo!… Quella di Rocchi, per esempio, che è riuscito a cambiare, indirizzare e pilotare una partita sulla carta più che equilibrata, in una sola ed unica direzione: quella che sappiamo tutti. Quella che vediamo tutti. Quella che “ormai è sempre così”.

Le vie del Signore sono infinite, diceva qualcuno. Si sbagliava, credetemi. Si sbagliava…perché non ha mai visto cosa può fare veramente un fischietto nelle mani – e sulla bocca – della persona sbagliata. Probabilmente prima di parlare dell’onnipotenza del Signore, si dovrebbe parlare e discutere sull’onnipotenza di certi uomini. Col fischietto in mano. Con saccenza, indisponenza, arroganza e l’atteggiamento del “comando io”, l’uomo col fischietto in mano crede di poter comandare il mondo. E lo fa, eccome se lo fa!

Dicono che siamo vittima del pensiero complottista. Vediamo complotti e disegni ovunque. Ci sentiamo vittime di un sistema che vive solo nella nostra testa, mai provato e confermato dai fatti. Dicono. Dicono che ci creiamo castelli di sabbia, che ci facciamo film che neanche i migliori registi riuscirebbero a pensare e ad immaginare. Ma come è possibile che la nostra mente riesca a fare tutto questo? Siamo veramente così disturbati? La risposta è una, semplice, e chiara: NO!

No, non siamo disturbati, non siamo complessati, non soffriamo di vittimismo e neanche di complessi di inferiorità.  Siamo semplicemente innamorati dello sport più bello del mondo, quello che per 90 minuti dovrebbe farci dimenticare i problemi  di tutti i giorni, e che invece si sta rendendo ridicolo – già lo è stato in passato – agli occhi del mondo intero. E’ sempre la stessa storia. In Italia non ce n’è per nessuno. E non perché “quelli lì” son più forti, semplicemente perché son più potenti. E parlare di potere, a livello calcistico, fa veramente vomitare.  Già li sento io: “parlate proprio voi che avete il Presidente più corrotto per antonomasia”  “posso capire gli interisti, ma voi proprio no”… e perché? Perché mai noi non dovremmo parlare? Forse perché noi, seguendo loro, ci siamo macchiati dello stesso “crimine” (purtroppo!)… Beh, sì, è vero – e questo non verrà mai perdonato a chi ci ha fatto scendere al loro livello – ma non può essere e non sarà mai una tesi che loro potranno usare per giustificare le porcate che commettono ogni anno!

Muntari ancora vive. E’ presente più che mai. E’ un ricordo indelebile. E’ uno dei tanti episodi che si potrebbero citare per avvalorare le nostre tesi. Rivera, il 12 Marzo 1972, diceva : «Fino a quando a capo degli arbitri ci sarà il signor Campanati, per noi del Milan le cose andranno sempre in questo modo: saremo costantemente presi in giro. Questo non è più calcio. A parte la nostra comprensibile e incontenibile amarezza, mi spiace per gli sportivi… credono che il calcio sia ancora una cosa seria. Quello che abbiamo subito oggi è una vera vergogna. Credevo che ci avessero fregato già a Torino contro la Juventus, invece ci presero in giro a metà con l’autocritica di Lo Bello in televisione. Purtroppo per il Milan avere certi arbitri è diventata ormai una tradizione. La logica è che dovevamo perdere il campionato. D’altronde, finche dura Campanati non c’è niente da fare: scudetti non ne vinciamo. Io sono disposto ad andare davanti alla magistratura ordinaria, perché ciò che dico è vero: sino alla Corte Costituzionale. Mi hanno rotto le palle. Ha cominciato anni fa un certo Sbardella; sono cose che tutti sanno: è dunque ora che si dicano. Per vincere lo scudetto dovremmo avere almeno nove punti di vantaggio nel girone di andata. In caso contrario davvero non ce lo lasciano vincere, e se lo avessimo saputo non avremmo giocato. È il terzo campionato che ci fregano in questo modo. Sta scritto da qualche parte che il Milan non debba assolutamente raggiungere la Juventus. Fino a questo momento abbiamo trovato tre arbitri che hanno fatto tutto perché restasse sola in testa alla classifica. Se ho raccontato delle storie mi dovrebbero squalificare a vita, ma devono dimostrare che sono state storie. Così non si può più andare avanti; io ho parlato chiaro, non mi sono inventato nulla, ho detto solo cosa si verifica in campo… I casi sono due: o io mi sono inventato tutto e allora mi squalificano a vita, oppure riconoscono di avere sbagliato e bisogna cambiare,sostituire chi non è all’altezza del compito».

Quanti anni sono passati? Preistoria? No, ragazzi, no! Rivera, Muntari, e oggi Totti: ““Sono molto giù, mi dispiace tantissimo. Siamo venuti a Torino a giocare una grande partita, sono anni che capitano sempre gli stessi episodi, che spesso rovinano le annate. Non siamo stati battuti dalla Juve, non so se lo siamo stati dall’arbitro. Se ne parlerà tanto di questa partita. Non sono io a parlare, vorrebbe dirle tutta Italia queste cose. Nessuno dei tre gol è stato regolare. Come è impossibile non vedere certe cose? Lascio a voi, perché se parlo io mi squalificano. Loro sono una squadra formidabile, non è giusto che succeda questo ogni volta”.  Sono tutti esempi viventi. Sono tutte testimonianze reali, vere.

Allora? Siamo noi i complessati? Siamo noi i frustrati? Noi che abbiamo una bacheca di trofei da far invidia al mondo. 7 Champions, ma solo 18 scudetti… Un po’ pochi per una squadra che in Europa ha dominato, non credete? …ma in Italia c’era la juve. C’è la juve. La mia squadra lotta per la salvezza (diciamo così), è vero, e non dovrei parlare. Non dovrebbe riguardami quanto accaduto ieri sera allo juventus stadium, è vero, e non dovrei parlare. Ma come cazzo si fa a non dire niente? A far finta di nulla? La Roma ieri sera ha dimostrato di essere la candidata numero uno per lo scudetto. Scudetto che non vincerà mai, perché abbiamo visto chi è che conduce i giochi. Da sempre! Rocchi è la dimostrazione che questo calcio, il nostro calcio, è macchiato. Sporco da fare schifo. E forse sarò pure una rosicona, ma chiunque abbia un minimo di onestà, quest’oggi, non può non essere d’accordo su ciò che tutti pensano e vedono da anni: sono la rovina di questo sport. “La mafia del calcio” cit.

Fin quando le cose saranno così, spero che il mio Milan non si troverà mai più nella condizione di lottare per un campionato che non vincerà mai. Perché ci siamo passati, perché l’abbiamo vissuto in prima persona. Perché sappiamo cosa si prova ad essere derubati. E per concludere, cito le ultime parole di Totti: “non voglio prendere in giro i tifosi, così lo scudetto non si può vincere. Quando smetterò, parlerò” Noi non vediamo l’ora, Francé. Non che tu smetta, perché vederti giocare è una gioia per tutti quelli che come me amano questo sport, ma perché abbiamo bisogno di gente con le palle che abbia il coraggio di dire le cose come stanno veramente. Come fece Rivera. Attendiamo fiduciosi.

Ti amo campionato…perché non sei pilotato!

@Miriam_Milan

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