Stephan, Quo Vado? Porte girevoli e qualche consiglio.

Drin drin! A suonar così non è solo la sveglia che puntualmente vi ricorda che è il primo lunedì del 2016: in quel di Maranello si festeggia il debutto in Piazza Affari della Ferrari e casualità vuole che anche le campanelle dell’Hilton di Milano suonino per ricordarci che la finestra di mercato per la Serie A è ufficialmente aperta. Milano dunque protagonista quest’oggi con la speranza che in futuro possa tradursi in qualcosa di buono per quella calcistica: la nostra sponda, quella che conta, ça va sans dire.

Eppure il mercato rossonero non sembra procedere con la stessa velocità di una Ferrari ma somiglia più ad una 500: utile, essenziale, non dispendiosa. È chiaro, siamo a gennaio e poche sono le squadre che possono permettersi esborsi clamorosi per accontentare i loro allenatori, ma guardando la nostra rosa (non fatelo dopo mangiato) più che qualche accessorio simpatico e bello da vedere, la nostra 500 ha proprio bisogno di ruote motrici. Ed allora, dove ricavare qualche soldo per rinforzare la nostra tanto amata squadra per tentare di acciuffare il trenino davanti a noi? Il nome è sempre quello: Stephan El Shaarawy. La storia legata a lui la sappiamo tutti e non occorre andar troppo per le lunghe per raccontarla: quello che non sappiamo, e che purtroppo neanch’io posso dirvi, è il suo futuro. È chiaro che andrà via dal Milan il quale sta cercando di ottenere un risarcimento dal Monaco per aver scaricato il piccolo faraone che adesso è disperatamente in cerca di una sistemazione al fine di convincere Antonio Conte a portarlo con sé in Francia, ad Euro 2016. Il suo destino è legato a quello di Diego Perotti, molto vicino alla Roma ed in passato accostato al Milan. Il suo acquisto avrebbe spostato gli equilibri in casa rossonera? Non lo sappiamo, ma di sicuro avrebbe spostato Jack Bonaventura dal suo ruolo di esterno sinistro dove sta rendendo al meglio. L’argentino, dunque, è molto vicino ai rossoblu che cercano come alternativa un altro rossonero, Alessio Cerci, che non ha convinto Mihajlovic in questa prima parte di stagione. Preziosi ha anche cercato El Shaarawy ma l’ostacolo sembra essere il prezzo visto che Galliani, stavolta, non fa sconti nemmeno agli amici. Resta da chiederci cosa accadrà nel caso in cui dovesse andar via Cerci: con una sola partita, le gerarchie a Milanello si sono ribaltate ed Honda sembra aver sopravanzato l’Arjen Robben italiano. Non ci crediamo, non vogliamo crederci. Così non vogliamo credere al fatto che Boateng sarebbe la soluzione ai nostri problemi su quella fascia. La pista Candreva sembra più che raffreddata, ieri si sono fatti i nomi di Isco e Meyer che sono ampiamente graditi ma anche ampiamente irraggiungibili (più il primo che il secondo). Per cui, dopo aver spento Football Manager e dopo aver sognato un po’, bisogna tornare sul pianeta Terra e trovare soluzioni concrete.

Cosa farà il Condor? Sarà un mercato al risparmio, questo è stato già detto per cui è lecito aspettarsi degli acquisti low cost o giù di lì. Chissà se Galliani saprà che in scadenza 2016 ci sono tantissimi giocatori interessanti che potrebbero fare al caso nostro. Qualche esempio: Feghouli, ala destra del Valencia ed oggetto di mercato dell’Inter; Ivanovic, terzino destro del Chelsea che con un contratto non a cifre astronomiche può rivelarsi un buon colpo; Matip, interessante difensore centrale dello Schalke 04; Carrillo, ala destra dello Sporting Lisbona; Marcos Alonso, una delle rivelazioni del nostro campionato; Zivkovic, talentino serbo ed ala destra del Partizan cercato da molte squadre europee; Ben Arfa, ala destra “alla Taarabt”; Vilhena, talento sublime olandese centrocampista centrale; Balanta, difensore del River Plate tanto chiacchierato nelle scorse finestre di mercato ed infine il più maturo e stagionato Tomovic. I tifosi milanisti non si aspettano di certo un acquisto da 30 milioni, anche se il sogno Candreva rimane: la speranza è di vedere degli acquisti intelligenti e logici, anche senza eccessivi esborsi di denaro e senza gli aiutini dei soliti amici che nel momento del bisogno ci vendono l’ennesimo calciatore che difficilmente può farci fare il salto di qualità tanto atteso, come dimostrano gli ultimi piazzamenti in campionato.

@simostu9

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