Senza un briciolo di dignità.

Non starò qui a commentare una partita che purtroppo avete visto tutti, scrivo per sfogarmi. Come tante altre volte in questa stagione, in questi mesi, in questi ultimi dolorosi anni ci sarà capitato di dire: “Si ma adesso basta”. Penso che mai come oggi questa frase sia assolutamente sacrosanta: senza dignità, senza passione, senza un briciolo d’appartenenza alla maglia tranne per quel ragazzo classe 1999, MILLENOVECENTONOVANTANOVE, che a suon di parate sta conquistando i nostri cuori e forse anche un posticino nel severo taccuino di mister Conte. Per il resto vergognatevi dal primo all’ultimo, con qualche riserva per qualcuno. Non ha più senso star qui a sperare obiettivi con questa squadra patetica con gente che non salta in barriera perchè si spaventa, con persone che passeggiano in mezzo al campo, con questa dirigenza che non ha più nulla da dire. Vi ringraziamo tanto per aver pisciato in testa a tutto il Mondo, un caloroso saluto con tanto di standing ovation e diciamoci addio per non farci più male. Non credo, come molti, che Berlusconi e Galliani vogliano il male del Milan ma così con questo atteggiamento lo stanno facendo. Per cui stop e grazie ancora.
Inutile stare a commentare un calcio di rigore che nemmeno in Nuova Zelanda avrebbero dato, è chiaro che questo non è il nostro anno per quanto riguarda fortuna ed episodi arbitrali: si possono commentare le buone giocate di Josè Mauri che per Mihajlovic non era pronto ed i 28 (VENTOTTO) tiri in porta subiti dal Milan. Ma di cosa stiamo parlando? Per non parlare di un’Europa League che si complica anche a causa del calendario e quindi di compromettere anche la prossima stagione. Inutile pensare al futuro, comunque, quando il presente dice solo una cosa: molti, moltissimi giocatori del Milan devono togliersi la maglietta perchè non sono degni d’indossare questi colori.

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