Milan: un decalogo per evitare un Inzaghi bis

C’è una estenuante , quasi agguerita , ma allo stesso tempo utopistica , lista di allenatori  che congiunge in un percorso tanto immaginario quanto reale, il Milan dell’ultima gestione Berlusconi con quello futuro a tinte cinesi.

A distanza di anni, la società di Aldo Rossi , dopo avere aver sperimentato ex bandiere rossonere da Leonardo ad Inzaghi passando per Seedorf, tenta finalmente la caccia ad un allenatore con la A maiuscola . A differenza del suo predecessore, il  nuovo allenatore , deve evitare fin  dal ritiro di Luglio, i vocaboli  “entusiasmo” ed “aria nuova”, perchè hanno fatto ridere più dei cinepanettoni con De Sica.  

La tifoseria rossonera, è passata da moduli fantasia di Leonardiana memoria, a nuovi Kapersky e Nod32 con Seedorf, finendo con la dieta di riso e bresaola carburante principe del Milan di Filippo Inzaghi.

Sfogliando quotidiani, siti internet, blog e social network, finalmente si leggono più nomi di allenatori che di giocatori in direzione Milanello.

Dall’uomo di provincia Sarri coi suoi schemi tratti dal Capitale di “Marx”, al sergente serbo Sinisa, che del suo carisma sta costruendo vittorie e risultati nella Genova ferrariana finendo per l’aeroplanino Montella e il suo tiki taka in salsa fiorentina.

Noi del Kilpin Cafè consigliamo al prossimo allenatore del Milan, di evitare queste 10 dichiarazioni:

1) “Dico ai tifosi che il Milan sarà una squadra che lotterà: chi non lotta non potrà mai giocare nel mio Milan”

2) “Io sono molto autocritico, anche troppo: quando le cose vanno male la colpa  penso sempre che la colpa sia dell’allenatore”

3) ” La cosa che mi rende felice è che anche se perderemo qualche partita, lo faremo solo contro chi è più forte, non chi ha più voglia”

4) “Non dimentichiamoci da dove partiamo, con tanto lavoro torneremo ad alti livelli”

5) “Il Presidente Berlusconi è sempre vicino alla squadra, la sua ambizione è quella di primeggiare il prima possibile”

6) “La mia squadra avrà la bava alla bocca”

7) “Ogni partita sarà una finale, il mio Milan le vincerà tutte”

8)”Non dimentichiamo che x squadra ha messo in difficoltà le più quotate, fare la partita e       dominarla è difficile per tutti”

9) “Da quando c’e’ il Milan le frasi del presidente non si commentano, io sono il primo che avrei voluto regalargli una vittoria”

10)”Non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi nonostante abbiamo preso goal da polli”

Noi del Kilpin Cafè siamo cresciuti con la mentalità prima di Michels e poi di Sacchi,essa è:

“Il calcio è far capire all’avversario che in campo sei tu che comandi, che decidi, che detti tempi e i modi in cui lui deve muoversi. Sei tu che devi gestire il gioco. Lui può solo adattarsi a quello che tu gli permetti. E se tu non gli permetti niente, lui non potrà fare niente. Il calcio è questo. E’ giocare con la testa prima che con i piedi. E vincere ancora prima di giocare”.

Noi una volta questo calcio lo praticavamo e dominammo il mondo, certe lezioni non andrebbero mai perse.  

Si entra in campo per vincere sempre non per non prenderle, questo deve essere il pensiero del prossimo allenatore del Milan. 

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