Milan-Lecce: l’ulteriore perdita di lucidità della squadra e dei suoi tifosi

Avremmo voluto scrivere qualcosa di diverso in questo lunedì uggioso e invece dobbiamo fare nuovamente i conti con un pareggio insipido, che ci lascia ancora una volta profondamente delusi, amareggiati, contrariati.

Fin dal suo arrivo a Milanello, Stefano Pioli (l’ennesimo nuovo allenatore), ha stabilito delle regole semplici, tra le quali figurano l’assenza di telefonini a tavola, colazioni e pranzi insieme per rafforzare lo spirito di squadra e la definizione dei ruoli di ciascun giocatore in campo. Peccato sia mancato un elemento fondamentale ieri sera a San Siro: la lucidità mentale necessaria per mantenere un risultato in casa.

Il Milan parte con il piede giusto fin dai primissimi minuti di gioco, cercando insistentemente il gol con una serie di tiri in porta sfortunatamente non andati a segno. Al 20′ ci pensa Chalanoglu a sbloccare la partita e il Milan sembra finalmente convincere. Gli undici titolari scelti da Mr. Pioli stanno giocando discretamente con i piedi, ma soprattutto con una logica ben precisa. “Dalla società al campo, lavorate e battetevi per questa gente che ama il Milan follemente“. Queste le parole dello striscione diffuso dalla Curva Sud, in fase di contestazione contro la dirigenza, con l’intento di risvegliare le coscienze assopite dei Diavoli presenti in campo.

Peccato che sia stato solamente un grande scherzo. All’11’ del secondo tempo, Conti commette un fallo netto da rigore, toccando la palla con l’avambraccio e rimettendo in discussione un’intera partita. Così Babacar sfida Donnarumma, che para, ma sulla sua sfortunata ribattuta l’attaccante del Lecce non perdona.

Subentra la pressione, la confusione, la paura che una squadra del calibro del Milan non dovrebbe mai permettersi di provare. Al 22′ del secondo tempo, Pioli sfasa totalmente sui cambi: escono Leao e Paquetà, al loro posto subentrano Krunic e Piatek. Quest ultimo torna a sparare a San Siro, ma ogni suo sforzo è vano, poichè al 92′ Calderoni la mette in rete a causa di un nostro errore di marcatura in fase difensiva.

Il sogno di portare a casa tre punti svanisce completamente. Non bastava essere stati umiliati dal Benevento due anni fa a quanto pare. Questo pareggio ha generato una forma di isteria collettiva che sta facendo perdere la testa e la lucidità mentale pure a noi tifosi, stanchi di essere vittime di uno sport che ogni domenica ci mette alla gogna mediatica ed emotiva. A.A.A. Cercasi luce in fondo al tunnel.

Milan (4-3-3): Donnarumma; Conti, Musacchio, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Biglia, Paquetá; Suso, Leao, Calhanoglu. Allenatore: Stefano Pioli.
Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Meccariello, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Majer, Tachtsidis, Tabanelli; Mancosu; Falco, Babacar. Allenatore: Fabio Liverani.