Milan ed il pranzo indigesto. Onore a te Gigi!

La partita di ieri al Bentegodi apre una piccola crisi in quel di Milanello che oltre a dover pensare ai risultati in campo, deve rispondere alle voci dei media che a quanto pare hanno ben poco da scrivere. E come di consueto da qualche anno a questa parte, il giusto passatempo è quello di scrivere notizie puntualmente smentite nel giro di poche ore con il solito comunicato rossonero che sputtana, passatemi il termine poco elegante ma decisamente efficiente, il giornalista o presunto tale che con nonchalance esce dal cilindro un “Sinisa via”, “Sinisa furioso dice che tutta la squadra fa schifo” o virgolettati di Abbiati che dice “Indegni”. Personalmente non ci risulta che le sue parole siano state queste ma prendiamo atto del fatto che se è lecito scrivere che “Romagnoli imita Bonucci” e che si paragona a Nesta a Zidane senza aver mai detto questo, possiamo aspettarci di tutto. Dopo questa breve digressione, mi duole dire che non stiamo facendo nulla per allontanare le critiche ma, anzi, siamo terreno fertile per avvoltoi pronti a sparare a zero contro il club rossonero. Quello contro il Chievo è decisamente un passo falso e l’attenuante delle assenze di Montolivo, Kucka, Niang non basta: una rosa costruita con criterio, avrebbe dei ricambi ma purtroppo inizia a farsi sentire il peso dei 13 giocatori in rosa contati su cui fare affidamento. Aggiungiamo il fatto che alcuni di questi non hanno mai riposato come i due esterni di centrocampo che proprio il mister aveva detto in conferenza fossero un po’ giù con la forma fisica ed il pranzo delle 12:30 è servito, condito dalla solita proverbiale sfortuna che a quanto pare ha deciso di affezionarsi ai colori più belli del mondo. Salgono i rimpianti, così come sale il distacco da chi ci precede: giusto guardarsi avanti ma anche indietro vista la forma del Sassuolo, vittima dell’inarrestabile rullo compressore bianconero che si appresta a superare il record di Seba Rossi. Altro calcio, altra Serie A molto più competitiva quella del record milanista ma ci sentiamo (ahimè) di complimentarci con il portiere italiano più forte della storia. Certo, magari se Duncan avesse avuto metà dell’attenzione che ha avuto con noi nel tirare quel pallone solo in area di rigore staremmo a parlar di altro ma vabbè.. La ruota gira, il pallone pure e ci auguriamo che un giorno Donnarumma possa effettuare il controsorpasso.
Tornando alla partita, dopo un tempo regalato agli avversari as usual, si accendono gli esterni in particolar modo Jack, unico dei pochi in campo a rendersi conto della maglia che indossa, e si accende il Milan: dribbling (anche uno bellissimo), corsa e temperamento. Anche troppo, vista la spintarella data a Meggiorini che non gli avrà di certo riferito parole tenerissime. Anche Honda supera più volte Hetemaj ma purtroppo la traversa di Abate ed il palo, che tanto avevamo glorificato un mese e mezzo fa, ci ferma dal gol del vantaggio. Chiarissimo il messaggio divino che ci segnala come l’acquisto di Bertolacci è da considerarsi come sbagliato e dovrà far gara con il collega nerazzurro Kondogbia che improvvisa una verticalizzazione discutibile dando vita al gol inutile di Brienza.
Troppo presto per ritirare in remi in barca, c’è un campionato da onorare, rispettare e soprattutto non ancora chiuso visti i continui capovolgimenti di fronte: il pranzo non l’abbiamo digerito, speriamo che la cena a base di aquilotti domenica prossima possa essere di maggior gradimento.

@simostu9

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