MApeI Stadium: una sconfitta che pesa.

In una stagione di luci ed ombre, arriva una delle tante uscite negative di questa stagione per i rossoneri che al Mapei Stadium, detto anche Camp Nou visto che in tre anni siamo riusciti a perdere per ben tre volte, interrompono un’interessante striscia positiva la quale ci ha portato a sperare ad ambire a posizioni in classifica superiori. Io stesso più volte ho scritto che era giusto crederci, provarci, anche per la Champions League poiché la matematica era dalla nostra parte.

L’impresa non era dietro l’angolo, non era obbligato crederci quanto sperarci: che ci posso fare, sono troppo innamorato di questi colori.. Oggi, anche al più becero tifoso, il terzo posto è utopia ma non me la sento di dire la stessa cosa riguardo le altre posizioni della classifica che ci consentirebbero di entrare in Europa League senza fare i preliminari, aspettando la Coppa Italia dove comunque non siamo favoriti. Non tutti i mali vengono per nuocere, recita il proverbio: se da un lato la prospettiva di fare una preparazione anticipata non mi esalta particolarmente, visti anche gli impegni della Nazionale in Francia quest’estate, dall’altro penso che possa agevolarci per un’eventuale Supercoppa oltre che per il già citato preliminare di Europa League. Ma al sesto posto ci dobbiamo arrivare e così com’è giusto guardarsi avanti, è anche giusto guardarsi indietro visto l’avvicinamento sempre più pericoloso del Sassuolo che ha ormai sulla carta d’identità, sulla voce “Segni particolari” la scritta: “Bestia nera del Milan”.
Dopo i primi venti minuti di assedio nella metà campo neroverde, l’uomo che non ti aspetti ovvero Duncan esce fuori dal cilindro il più classico dei tiri della Domenica che va ad insaccarsi all’incrocio dei pali difesi da un incolpevole Donnarumma che nel corso della partita ci ha almeno risparmiato, insieme all’orgoglioso Antonelli autore di un’ottima partita forse il migliore dei suoi, l’ennesima beffa da parte di Berardi che è abbastanza avvezzo a segnarci giusto per usare un eufemismo. Per coronare le 100 presenze con la maglia del Milan, oltre alla fascia di capitano, De Sciglio non si fa mancare la solita marcatura con il pensiero e Sansone non perdona. C’è da dire che il gol non era da convalidare: l’azione è partita da un fallo su Bertolacci sulla linea del fallo laterale con il guardalinee ad un metro (eh vabbè, quest’anno è così), è proseguita sempre su quella fascia e 5 secondi dopo Sansone fa 2-0 chiudendo il match. Ci rimane se non altro la soddisfazione di non aver fatto azzeccare il pronostico al rossonero (?) Ambrosini che in tono goliardico e con una punta di rancore si lascia scappare un “Tanto finisce tre a…”. Magari voleva dire 3-4, chi lo sa.
La prestazione rimane comunque sotto le aspettative e ben diversa rispetto alle ultime uscite ed il problema che mi sento di evidenziare è la mancanza di un atleta, ancor prima di un giocatore, al fianco di Bacca. L’assenza di Niang, dal punto di vista tattico e della corsa, si fa sentire eccome viste le ultime prestazioni del ragazzo che personalmente non mi ha mai convinto a causa della sua poca abitudine al gol e ad errori tecnici troppo banali. A sostituirlo ci saranno Balotelli, Boateng e Menez che in tre in questo momento non hanno 90 minuti sulle gambe, con la speranza che il ritorno di Luiz Adriano possa realmente garantire una degna sostituzione a Niang e far proseguire la marcia ai rossoneri: non ci si può fermare adesso, toglietevelo dalla testa.

@simostu9

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