Iniziamo il pezzo così, dalla fine: Siamo in finale di Coppa Italia. È già bellissimo leggere questo, ma è ancora più bello se ci si è arrivati con pieno merito. La doppia sfida con la Lazio di Inzaghi è stata ricchissima di emozioni e nel complesso, le due partite sono state molto belle e combattute fino al 120esimo minuto della gara di ritorno.
Il piano tattico dei rossoneri era quello di difendersi in maniera ordinata e compatta (con una coppia di centrali Bonucci-Romagnoli con questa intesa e in questa forma, è più facile), per poi provare le ripartenze in contropiede con Calhanoglu e Suso. Lo spagnolo è parso un po’ fuori dalla partita, anche per merito degli avversari che ne hanno limitato le azioni. Il turco invece più in forma e libero di tentare le sue giocate, ma ha fallito una clamorosa occasione nel primo tempo supplementare.
A proposito di clamorose occasioni sbagliate, Kalinic, subentrato a Cutrone, si è mangiato un gol incredibile nel corso dei tempi supplementari segno che il ragazzo oltre a piccoli problemi fisici ha anche una condizione mentale non ottimale.
La battaglia tra Lazio e Milan si è risolta solo nella lotteria dei rigori. La serie di tiri dal dischetto sembra mettersi subito male per i rossoneri che sbagliano prima con Rodriguez e con Montolivo subito dopo. La qualificazione sembra sfuggita dalle mani, ma Donnarumma non si fa sfuggire dalle mani i rigori calciati da Milinkovic-Savic e Leiva. Dei rigoristi scelti da Gattuso segnano Bonaventura, Borini, Bonucci e Calhanoglu. L’errore decisivo per la Lazio lo commette Luis Felipe, che calcia alto il pallone. L’ironia della sorte fa sì che l’ultimo rigore tocchi al difensore rossonero Alessio Romagnoli, laziale dichiarato ed ex giocatore della Roma. Non sappiamo cosa abbia pensato nel momento in cui si avvicina al dischetto per calciare il rigore, ma sappiamo benissimo quello che è successo dopo: Romagnoli ha segnato, da laziale, sotto la Curva Nord e ci ha portato in finale. Non potevamo immaginare un finale migliore di questo.
Il resto è delirio puro all’Olimpico di Roma, tre giorni dopo quello che abbiamo provato contro la Roma. La corsa di Gattuso sotto la neve, stremato dalla tensione, rappresenta quella di tutti i tifosi rossoneri che hanno sofferto e combattuto per spingere i ragazzi a questo risultato.
Adesso si torna a Milano, ci sono molte altre partite altrettanto importanti da giocare, ma a Roma torniamo molto volentieri a inizio Maggio, ma ci penseremo per tempo.
Sembra passata una vita da quando la stessa Lazio che abbiamo affrontato ieri sera ci distruggeva con un 4-1 netto. È cambiato moltissimo da quella partita, siamo tornati a giocarcela ad alti livelli.
Roma delenda est