La sosta, i pranzi, il mercato e Sinisa sì, Sinisa no.

Approfittiamo della sosta per scrivere queste quattro righe rossonere. Ma che avete capito?! Mica parliamo della tanto discussa sosta del campionato. No, noi parliamo della sosta tra i pranzi di Natale e quelli di Capodanno(ne approfittiamo per farvi i più sinceri auguri).

Ebbene sì, ci avviciniamo a gennaio, per molti il primo mese dell’anno, per noi appassionati, invece, è solo il momento di riparlare del tanto amato ed allo stesso tempo odiato mercato di riparazione. In realtà è anche il mese dove esiste il fenomeno di turno che punta 60fantamilioni su un Alvarez alla Sampdoria e per il talent scout pronto a sborsarne 20 per inseguire il sogno-Trotta.

Con il motto del “se non esce nessuno, non entra nessuno”, l’amministratore delegato della parte sportiva(2016 e ancora dobbiamo parlare di queste divisioni), Adriano Galliani, ha voluto riportare in auge il refrain di sempre. Grazie, non ne sentivamo la mancanza. Mentre noi, poveri Cristi battiamo questo insulso articolo, il Gallo se ne sta al sole del Brasile, alla faccia di chi non vuole, alla faccia dei “dimettiti!”. In realtà non vogliamo dare troppa importanza a questo aspetto, visto che le vacanze oltreoceano sono una vecchia abitudine dell’antennista, pardon geometra, pardon dottore. Sembrerebbe, quindi, che all’orizzonte ci sia un altro mercato low-profile dopo la parentesi multimilionaria vissuta tra Giugno ed Agosto 2015. C’è da crederci? Beh, se da un lato le dichiarazioni del Presidente Berlusconi fanno capire che l’ambiente è un po’depresso e deluso, dall’altro, forse, si è capito che gli annunci o meglio i preannunci in pompa magna portano male, Jackson Martinez  docet.

Siamo tutti d’accordo: bisogna rinforzare il centrocampo. Circolano tre nomi: Witsel(dal 2009), Banega(dal 2009), Moutinho(no, non Mourinho). E’ ben evidente che ognuno di questi tre rappresenterebbe un clamoroso passo in avanti vista la pochezza qualitativa espressa dal nostro reparto mediano. All’orizzonte spunta, però, il buon vecchio Soriano, il quale non convince appieno poiché sarebbe difficilmente integrabile in un 442, il modulo stabilito da mister Mihajlovic per il nostro futuro. Saranno settimane di passione, ma siamo preparati.

Mister Mihajlovic ha già vinto la sua sfida: la squadra sta con lui, in maniera più verosimile di quanto facciano Florenzi e compagnia con Garcia, alla Roma. E se è vero, come è vero, che anche gli esclusi stanno al loro posto e che tutti seguono il mister, è soprattutto significativo il segnale alla presidenza: state al vostro posto. E’una novità, di questi tempi.

Mister Mihajlovic ha già perso la sua sfida: la squadra con il sangue agli occhi che era stata promessa non è mai scesa in campo. Certo, cavare il sangue dalle rape è difficile, ma di certo si poteva fare di più: 28 punti, troppi rimpianti. Idee poco chiare, mai un modulo fisso. La sensazione, però, è che dopo la “bastonata” patita contro il Napoli, le cose siano nettamente cambiate. Allora mancò Romagnoli al centro della difesa. Lo stesso Romagnoli che salterà Milan-Bologna della Befana: guardia alta.

 

@Kondorob

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