La Gazzetta sul Bancone: Quando Gianni Rivera guidò il Milan da giocatore e dirigente

Se nel 1977 il mondo del calcio era pronto (o forse no) a dire addio a Gianni Rivera, quest ultimo al contrario non voleva proprio saperne.

Crediti foto: Storie di Calcio

La Gazzetta dello Sport del 3 giugno 1977 pubblicò un trafiletto nel quale veniva annunciato come l’attaccante rossonero avesse scelto di giocare ancora per un anno, ma di affiancare l’allora presidente della Associazione Calcio Milan, Felice Colombo, come collaboratore della direzione della società.

“Se poteva essere abbastanza facile prevedere che Rivera avrebbe giocato ancora per un anno, francamente non era altrettanto facile prevedere che il capitano rossonero avrebbe assunto ufficialmente la posizione di giocatore-dirigente, o – per usare le stesse parole del presidente Colombo – la posizione di giocatore-collaboratore della società.”

Alberto Cerruti

Attraverso una conferenza stampa fuori programma, con l’attenzione di tutti i giornalisti e i telecronisti presenti, Gianni Rivera si sedette tra l’allora presidente Colombo e il consigliere Ammendola e fu sottoposto ad un’infinità di domande legate al suo futuro in rossonero, ma soprattutto in una duplice veste.

A tal proposito, Rivera fece delle dichiarazioni senza filtri, dimostrando ancora una volta le sue qualità di leader dentro e fuori dal campo di gioco:

Ho deciso di continuare a giocare, anche se ho ancora delle perplessità fisiche e psicologiche. Penso che i miei compagni non siano contrari alla mia posizione di giocatore-dirigente ma se qualcuno li condizionerà, sorgeranno problemi. Non voglio sentir parlare di compromesso. Voltiamo pagina. […] Una cosa è certa: i problemi tecnici spettano esclusivamente all’allenatore [Niels Liedholm]. Per quanto riguarda la società, penso che sarà utile la mia esperienza. Ma la cosa più importante di tutti è che la squadra funzioni. […] Il presidente Colombo, il signor Rocco e il signor Liedholm si sono detti convinti che io debba giocare ancora, per il bene del Milan e io mi sono dichiarato disponbile in tal senso. […] Purtroppo, tuttavia, indietro non si può più tornare. Io ormai avevo incominciato ad interessarmi della società e non potevo fare solo il giocatore, per cui è stata presa questa decisione.”

Gianni Rivera

Gianni Rivera debuttò in Serie A nell’Alessandra il 2 giugno 1959 contro l’Inter, nel ruolo di mezzala destra. Nel 1966 venne acquistato dal Milan, dove continuò tutta la sua carriera conquistando:

  • Due scudetti
  • Due Coppe dei Campioni
  • Una Coppa Intercontinentale
  • Due Coppe delle Coppe
  • Tre Coppe Italia

In Nazionale invece debuttò il 13 maggio 1962, collezionando 60 presenze e segnando 14 gol. Un uomo dei record al servizio del Milan per ben 18 stagioni e oltre 500 partite complessive.

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