La Gazzetta sul Bancone: la leggenda del portiere calmo Dida

Non faccio differenze tra una parata e l’altra: sono tutte belle e importanti se non servono a prendere gol.

Nelson Dida

Con queste parole Dida De Jesus Silva Nelson si confermava uno dei portieri simbolo del Milan nell’era Ancelotti, erede del Milan di Arrigo Sacchi e delle sue prodezze passate alla storia.

Andrea Scianchi scrisse un bellissimo pezzo sul giocatore, pubblicato sulla Gazzetta dello Sport del 2 dicembre 2004, quando il Milan era veramente sul tetto del mondo e niente sembrava impossibile.

Crediti foto: Getty Images

Le mani di Nelson Dida sono grandi abbastanza da mettercisi sotto e sentirsi protetti, sicuri, tranquilli. L’esercizio, simbolico e non, è piuttosto frequente nell’ultimo periodo: quando le cose non funzionano come dovrebbero, i tifosi del Milan (e con loro anche i tecnici, i dirigenti e il resto dei giocatori) si aggrappano al loro gigante, chiudono gli occhi e sperano.”

Nell’articolo viene ricordata una partita in particolare della stagione 2003/2004, contro il Chievo, durante la quale il brasiliano realizzò una parata strabiliante: punzione di Baronio deviata dalla barriera, Dida vola già verso il palo di destra, la palla cambia direzione e lui con un balzo all’indietro recupera la sua posizione, eliminando ogni possibilità di violare la porta.

Il video della clamorosa parata di Dida, durante Milan-Chievo

Tuttavia, l’impresa di Verona fu solo la prima di una serie durante la carriera di Nelson Dida al Milan. Vengono in mente i trionfi della stagione 2002/2003, la vittoria della Champions League ad Old Trafford, contro la Juventus, ma soprattutto quella che viene considerata ad oggi la sua parata migliore di sempre.

Settembre 2003: a San Siro si tiene Milan-Ajax, prima giornata di Champions League. Il Milan è in vantaggio 1-0 e Nelson, con un dolore lancinante alla mano, ferma la possibile conclusione di Rafael Van der Vaart.

Dida è la chiave dei successi del Milan. Un portiere sottovalutato, ma per noi fondamentale. Non lo cambierei per nessuno al mondo.”

Adriano Galliani
Crediti foto: Alex Livesey/Getty Images

Tanti gli elogi da parte dei suoi compagni d’avventura, i quali lo definirono più volte un portiere straordinario, una vera e propria sicurezza dentro e fuori dal campo, capace di sorprendere sempre l’avversario e il tifoso rossonero. Un grande professionista che, dopo dato anima e corpo al Milan, riuscì a guadagnarsi un posto da titolare persino nella sua amata Nazionale Brasiliana.

I premi non mi interessano. Il mio mestiere è aiutare il Milan a volare sempre più in alto. Perciò mi impegno ogni giorno.”

Nelson Dida

La mentalità di Dida e quella dei suoi compagni di squadra era ciò che rendeva il Milan forte, compatto, una squadra che non temeva niente e nessuno. La mentalità di un vincente, professionalmente e umanamente, e che con la sua calma ha stregato intere generazioni di milanisti.

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