Juventus-Milan: Piatek ci illude, la Juventus e l’arbitro ci puniscono.

Potremmo ripeterci e risultare anche un po’ noiosi dicendo che Juventus-Milan di ieri sera è stata la copia di tutti gli ultimi incontri con i bianconeri, ma in realtà ogni partita è una storia a sé, quindi nonostante evidenti similitudini, all’Allianz Stadium si è vista una partita diversa dal solito.

Prima della partita, Gattuso aveva infuso coraggio ai suoi giocatori e ai tifosi, spingendo il Milan ad una reazione di orgoglio per strappare un buon risultato dalla tana dell’avversario.
I rossoneri iniziano la partita in modo quasi sorprendente rispetto alle ultime gare contro Inter, Sampdoria e Udinese: La Juve subisce il gioco organizzato rossonero e la superiorità a centrocampo.

Al minuto 34 accade il primo episodio-chiave del match: Alex Sandro devia con il braccio un cross da destra di Calhanoglu, Fabbri viene richiamato dal Var ma, dopo aver rivisto le immagini, sceglie di non assegnare il rigore. È il classico episodio che cambia la partita in favore dei padroni di casa.

L’episodio del rigore non fischiato al Milan. Più netto di così…

Nonostante questo però, il Milan trova il vantaggio con Piatek, dopo una buona manovra di pressing che permette al polacco di trovarsi a tu per tu con Szczęsny e di batterlo.

La Juve accusa il colpo e lo Stadium per qualche minuto si ammutolisce. Il Milan però non riesce a colpire nuovamente l’avversario ferito e nel secondo tempo ne paga le conseguenze.

Dybala accorcia le distanze su rigore molto dubbio e trovato molto furbescamente al minuto 60.
Allegri inserisce il giovane Kean, il quale si conferma devastante una volta subentrato e segna il gol del definitivo 2-1 per i bianconeri, approfittando di un errore di Calabria.

La Juve fa un grosso passo avanti verso lo scudetto, per altro ormai già vinto da tempo.
Per il Milan l’unica consolazione è l’ottima prestazione di tutti i giocatori e un atteggiamento molto propositivo che, se mantenuto, può essere l’arma in più in questo decisivo finale di stagione.

Quello che rimane evidente a tutti i tifosi, non solo quelli del Milan, è un’inspiegabile direzione arbitrale sul rigore di Alex Sandro non fischiato che poteva indirizzare la partita in altro modo.
Contro la Juventus c’è sempre la sensazione che se ti avvicini al loro livello di gioco trovino il modo per batterti anche tramite episodi molto dubbi.
Forse, l’unico modo per battere i bianconeri è arrivare ad essere molto più forti di loro, in modo che non ci siano dubbi, ma per questo il Milan deve ancora lavorare molto.

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