Ho fatto un sogno…

Anche quando dormiamo, si sa, il nostro cervello continua a elaborare informazioni e si attiva quella misteriosa area della nostra materia grigia, comunemente chiamata inconscio.

Proprio l’inconscio è responsabile dei nostri sogni e incubi. Di solito faccio sogni stranissimi e apparentemente incomprensibili. Ad esempio mi è capitato di sognare cose tipo una prugna che taglia in due di netto il mio cellulare mentre io mi trovo in mezzo ad un deserto, o di correre a perdifiato scappando da qualcosa per poi accorgermi che in realtà sono fermo e la cosa che mi segue alla fine ha la meglio su di me.

Quello che ho fatto stanotte invece è più attinente con la realtà. Sognavo che ero con amici dentro la “Milan Arena”. La Curva Sud non esisteva più come settore, ma tutto lo stadio era una sola curva. Sto per assistere ad una partita importante: me ne accorgo perchè la coreografia prima dell’ingresso delle squadre è pazzesca, coinvolge tutto lo stadio e recita: “Si scrive Milan, si legge leggenda”.  Solo quando sento partire l’inno della Champions mi rendo conto che sto per assistere ad una finale di Champions League.

Gli avversari nel sogno non hanno colore, quelli che predominano sono solo le tinte rossonere, in campo e sugli spalti. Il sogno però è confuso. So per certo che sto soffrendo e cerco di esorcizzare quella situazione insultando l’avversario. Il mio inconscio non ha elaborato azioni da gol, ma improvvisamente mi trovo a soffrire per una serie di calci di rigore che sta per iniziare.

Ricordo perfettamente che stiamo vincendo 2-1 durante la serie di rigori, prima che incominci a dar le spalle al campo da gioco per guardare l’interno del nuovo stadio e di soffermarmi sui led rossi che illuminano tutto attorno a noi.

Dopo un’ellissi di non so quanto tempo, mi ritrovo a piangere di gioia abbracciato a proiezioni perfette di gente fatte dalla mia mente, che sarei in grado di riconoscere ovunque e in qualsiasi momento.

Riparte l’inno della Champions, ma questa volta è solo la parte finale, quella che termina con un commovente “The Chaaaaampioooonssss”. Strano non l’abbiano suonata tutta, penso. In realtà questa è la mia sveglia. Apro gli occhi, mi riprendo un momento e penso a quanto appena sognato. Rifletto un secondo e mi viene in mente una citazione da “Eyes Wide Shut” di Kubrick. E’ pronunciata da Bill (Tom Cruise):

“Nessun sogno è mai soltanto un sogno”

@TheRub14

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