Genoa-Milan: Due facce

Dopo la batosta contro la Fiorentina e la preoccupante situazione di classifica già ad inizio Ottobre, il Milan di Giampaolo si trova a giocare una partita chiave per la stagione.
In queste prime 7 giornate di campionato, i rossoneri non hanno espresso il gioco che Giampaolo aveva promesso che avremmo visto e per il quale è stato fatto allenatore del Milan dalla dirigenza.
Di conseguenza, sono mancati anche i risultati con 4 sconfitte nelle prime 7 giornate di campionato. Una media da retrocessione, più che da Champions League.

A Genova, il Milan conferma lo stato confusionale che l’ha contraddistinto dall’inizio del campionato. Giampaolo punta ancora su Piatek, ma il polacco sembra la brutta copia dell’ottimo giocatore dell’anno scorso. Durante il riscaldamento pre-partita, Donnarumma si sente male, per questo al suo posto gioca Reina e questo non sarà un dettaglio.
Per il resto la formazione è identica a quella dell’anno scorso, a parte Theo Hernandez terzino di difesa in sostituzione di Rodriguez.

Volendo fare un paragone con il film “Joker” di recente uscita e interpretato divinamente da Joaquin Phoenix, la partita del Milan è a lunghi tratti disturbante, mette in scena una profonda psicosi collettiva dei rossoneri ed è caratterizzata da due facce.

Il Milan va sotto al 41′ grazie ad una papera di Reina in risposta alla punizione di Schöne, ma riesce miracolosamente a reagire e non farsi travolgere dalle folate del Genoa.
Nel secondo tempo, Giampaolo sostituisce un evanescente Piatek con Leaõ e Çalhanoglu con Paquetà, due cambi che movimentano la partita del Milan e ne aumentano la pericolosità offensiva.

Al 51′ Theo Hernandez si trasforma in attaccante e finalizza una bella azione dalla fascia sinistra regalando al Milan un insperato pareggio.
Il Milan trova addirittura il vantaggio con un rigore trasformato da Kessie al 57′ e concretizza una rimonta che non sembrava possibile.

Anche Reina ha il suo momento di riscatto dopo la papera iniziale: al 93′ l’arbitro assegna un calcio di rigore molto dubbio al Genoa. Sul dischetto si presenta Schöne, ingolosito dall’occasione di segnare di nuovo al portiere spagnolo. Reina però si fa perdonare e para il rigore del danese, consegnando di fatto la vittoria al Milan.

Il portiere Reina celebrato dai compagni dopo il rigore parato.

Nonostante la vittoria però, la dirigenza rossonera non è stata contenta del gioco espresso anche sabato sera e di come Giampaolo sta guidando il Milan.
È in corso più di qualche riflessione sul suo futuro e la sosta per le Nazionali, in questo senso, capita con il giusto tempismo. Se il Milan vuole cambiare allenatore con un profilo più esperto (qualsiasi altro simile a Giampaolo non servirebbe a dare la scossa), deve farlo entro la ripresa del campionato.

La dirigenza, ancora una volta, si trova costretta a cambiare allenatore.
Si fanno molti nomi per il post-Giampaolo, per ora però non ci sono conferme di nessun tipo. Vedremo cosa succederà.

Chiudiamo giocando con una citazione dal film da poco nelle sale che si addice perfettamente alla recente storia del Milan:

Io pensavo che il Milan fosse una tragedia, ma ora capisco che è una cazzo di commedia.

Arthur Fleck
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