La Gazzetta sul Bancone: la notte dei Diavoli in Paradiso

28 maggio 2003, una data scolpita nella memoria di moltissimi tifosi rossoneri: di chi era davanti alla tv e di chi era presente fisicamente all‘Old Trafford di Manchester, dove si è giocata una finale di Champions League tutta all’italiana.

La storica ed inifinita notte di Coppa dei Campioni tra Milan e Juventus si tinse proprio di rossonero, quando dopo 120′ di gioco i Diavoli conquistarono il loro sesto trofeo nella competizione, battendo la Vecchia Signora ai rigori (3-2).

Candidò Cannavò della Gazzetta dello Sport ricordò quel momento, scrivendo:

La finale europea orgogliosamente italianizzata non sfugge alla condanna dei rigori. Una sorta di nemesi storica per un calcio che non ama le avventure e trova nell’agonismo e nell’annullamento dell’avversario le sue forme di spettacolo. E mentre un miliardo di spettatori sparsi in tutto il mondo spengono i televisori sulla scena dell’Olf Trafford, al culmine dello sfinimento, non resta che il prato. Per il Milan è il verde pascolo del paradiso“.

Anche Paolo Condò ne parlò, usando come metafora Woody Allen che parla della sua amata New York nel suo celeberrimo film “Manhattan” (1970):

In una delle scene più celebri di quel delizioso film che è “Manhattan”, Woody (Allen ndr.) elenca alcune delle cose per le quali, a suo avviso, valga la pena vivere. […] Convinti da sempre che il calcio meriti lo status di arte, sia pure povera considerato che a dipingerla sono i piedi, ieri sera abbiamo immagazzinato materiale per un anno. A Manchester tutti hanno vissuto picchi emotivi per i quali vale la pena vivere, a prescindere dalla fede. […] L’espressione serena, impaziente quasi, con la quale Shevchenko si appresta a calciare il rigore più importante della sua esistenza è già la sigla di una festa che promette di durare almeno fino alla Coppa Italia di sabato. Ma vale la pena comunque di assaporare certe emozioni“.

Dopo 9 anni, Paolo Maldini tornò ad alzare la coppa dalle lunghe orecchie al cielo e con lui l’allenatore Carlo Ancelotti, Dida, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Sheva ed Inzaghi. In panchina: Abbiati, Laursen, Brocchi, Rivaldi, Roque Junior (entrato al 65′), Serginho (71′) ed Ambrosini (87′).

“Vivo di emozioni che tu non sai nemmeno di darmi”.

Cit. Vasco Rossi

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