Forza Milan… anche se questa condizione, un senso non ce l’ha.

Ultimo atto di un’indegna rappresentazione? Può darsi, ma aspetteremmo il ritorno di Milan-Alessandria per esclamare con certezza un: “le abbiamo viste proprio tutte”. Forse. Ora, trovare colpevoli, dopo una partita del Milan, in particolare quella di ieri, è sempre maledettamente difficile. De Sciglio a parte, sul quale stendiamo un velo pietoso, ché è sempre importante mantenere pietà umana nei confronti di un ragazzo che, seppur fortunato, resta ragazzo, è complicato trovare delle colpe specifiche nei singoli (aggiungiamo Balotelli nella lista degli incommentabili? Ma sì, via).

Nessuno degli altri 9 in campo ha dato segno di indolenza o mancanza di cattiveria, semplicemente regna sempre sovrano quel sospetto del “siamo questi, che possiamo fare?”. È ben evidente come, a prescindere da moduli, schemi, psicologia, psichiatria ecc, il problema sia tutto nella qualità degli interpreti. Togliendo a questa squadra Donnarumma, Romagnoli, Alex, Antonelli, forse Abate, uno tra Montolivo e Kucka negli interni di centrocampo, Bonaventura, Bacca e uno tra Niang e Luiz Adriano, non resta nulla, il vuoto più totale. Colpa della guida tecnica? Certamente, ma non solo, insomma.

Ringraziamo Mihajlovic per una difesa strenua dell’ambiente Milan. Nessuno prima di lui, negli ultimi anni, si era immolato così tanto per la causa. Ci mette sempre la faccia, litiga, tiene a bada i giornalisti, tristemente trasformati in battutisti. Per questo e non solo per questo, grazie Sinisa.

Abbiamo assistito speranzosi al mercato estivo. Critici, certo, ma con la prospettiva che qualcosa fosse cambiato davvero, stavolta. Poi arriva gennaio e capisci che non sarà così. Capisci che la svolta non ci sarà e che l’atteggiamento miope continuerà per chissà quanto tempo ancora. Alla casella acquisti segnamo un bello zero, forse uno, provando a fare uno sforzo per definire il seppur caparbio Boateng come rinforzo. Fare mercato ad intermittenza non porta a nulla, ma sottolinea, una volta di più, il gusto tutto masochistico delle scelte di Casa Milan negli ultimi anni.

Come non parlare del derby? Chi arriva meglio? Difficile dirlo. Probabilmente, per una mera logica legata agli ultimi risultati/avversari incontrati, potremmo azzardare un Milan favorito(lo sappiamo, porta tanto tanto male). Ma l’Inter ha dimostrato di essere più squadra sino ad oggi e proverà a cogliere l’occasione del derby per rilanciare un campionato pericolosamente  inclinatosi verso una strana voglia di autolesionismo. Chi vivrà, vedrà e comunque vada, saremo sempre al fianco dei nostri colori. Oggi più che mai.

 

@Kondorob

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