Christian, buona la prima!

È stata una settimana davvero intensa per chi tifa questi colori: la sconfitta di San Siro, neanche tanto meritata, ha condannato Sinisa Mihajlovic in un’apparente tarda serata di inizio settimana, all’esonero che era comunque quasi certo alla fine della stagione. Il suo sostituto, è l’ex allenatore della primavera Christian Brocchi al quale auguriamo un grosso in bocca al lupo sia perchè se lo merita come persona ed ex-calciatore sia perchè ne avrà certamente di bisogno. E dopo una settimana di chiacchiere, polemiche, nuovi investitori cinesi pronti ad acquisire la società rossonera, richieste del presidente di fare un calcio spettacolare con il trequartista, ieri in una partita sofferta riusciamo a strappare i primi 3 punti dell’era Brocchi che non sappiamo quanto durerà ma è di certo iniziata bene. In 5 giorni non poteva inventarsi molto: la sensazione, però, è quella di vedere un Milan che sebbene fatichi ad impostare e dominare il campo ecc ecc (Silvio, puoi cambiare allenatore quanto vuoi ma i giocatori restano quelli), la fase offensiva sia un po’ più curata rispetto a quella di Mihajlovic un po’ sterile ed insulsa. Bacca ha tirato in porta 3 volte, più di quanto ha fatto nelle precedenti 5 e siamo arrivati più facilmente davanti al portiere.
Senza contare poi il contributo di Balotelli: Mario forse si è ritrovato, forse è il solito fuoco di paglia, ma il migliore in campo insieme a Kucka è stato lui. Bonaventura, cambiando la posizione, è riuscito comunque ad essere decisivo saltando tre avversari e fornendo l’assist della vittoria a Bacca. Jack, proprio lui, è il più osservato in queste partite in quanto si sa che non è un trequartista naturale e si vede. Non ha i tempi dell’ultimo passaggio ma è riuscito comunque ad essere decisivo ed a spaziare sulle fasce: monitorando la sua posizione in campo, si evince infatti che Bonaventura si allarga molto sulla fascia sinistra e destra lasciando vuoto lo spazio di trequartista. Tra i lati positivi di questa nuova posizione, invece, c’è la sua presenza in area di rigore in azioni pericolose e visti i suoi tempi d’inserimento sempre molto buoni, possiamo scommettere che si rivelerà pericoloso per le squadre avversarie nelle partite successive.
La Fiorentina ci fa il regalo battendo il Sassuolo, ma una nuova contendente fa paura ai rossoneri: la Lazio di Simone Inzaghi, anche lui un allenatore proveniente dalla primavera. Destini paralleli, dunque, quelli di Brocchi ed Inzaghi S. sperando che l’obiettivo Europa League possa essere centrato visto che il nostro calendario, sulla carta, è decisamente più facile di quello laziale. Testa bassa e lavorare: l’Europa (i preliminari) ci aspetta.

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