C’era una volta… Roberto Baggio

Oggi voglio rendere onore ad uno dei calciatori italiani più forti e controversi di fine anni ’90, inizio anni 2000. Roberto Baggio ieri ha compiuto 49 anni. Anche noi di Kilpin Cafè vogliamo onorare il “divin codino”, ripercorrendo la sua carriera.

Roberto Baggio nasce a Caldogno in provincia di Vicenza il 18 Febbraio del 1967. Sesto di otto figli, dedicherà tutta la sua carriera al calcio al punto di non arrivare a diplomarsi.

Durante la sua carriera ha giocato da centrocampista e da attaccante, riuscendo a svolgere egregiamente entrambe i ruoli. La prima squadra in cui si fa notare è quella del suo paese natale, il Caldogno. Grazie al suo talento, a soli 13 anni viene acquistato dal Vicenza. L’inizio della sua carriera però non è dei più fortunati: Baggio subisce un grave infortunio durante una delle ultime partite del campionato di serie C (dove gioca il Vicenza) ed è costretto ad un lungo stop.

La sfortuna vuole che l’infortunio capiti due giorni prima della firma del suo contratto con la Fiorentina, squadra che nel frattempo aveva bruciato la concorrenza per aggiudicarsi il talento vicentino. Si teme un clamoroso dietro front da parte della squadra viola, ma il presidente decide comunque di puntare su di lui.

Esordisce in Serie A il 21 Settembre 1986 durante la gara Fiorentina-Sampdoria. Appena una settimana dopo, ha un altro infortunio al menisco che lo costringe ad un ulteriore stop. Tornerà in campo solo a fine stagione.

La stagione della sua consacrazione è quella 1988-89. Grazie ai suoi gol e assist, la Viola finisce settima in campionato (piazzamento utile per i preliminari di Coppa UEFA) e dopo aver battuto la Roma nello spareggio, si qualifica per l’edizione successiva della competizione.

L’anno successivo, Baggio segna 17 gol, arrivando secondo nella classifica cannonieri (vinta da Van Basten con 19 gol) e trascinando la Fiorentina fino alla finale di Coppa UEFA, vinta poi dalla Juventus.

Nell’estate 1990 è acquistato proprio dalla Juventus. È con la maglia bianconera che si impone anche nel panorama europeo. Gioca con la maglia della Juve per 5 anni, vincendo uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa UEFA. Grazie alle sue prestazioni soprattutto in europa, vince il Pallone d’Oro nel 1994.

Nell’estate del 1995 passa al Milan, anche a causa delle frizioni con la squadra di Torino e a causa del nascente astro di Del Piero, che spesso e volentieri lo scavalca nelle gerarchie. Anche con la maglia dei rossoneri però non è un titolare inamovibile e nonostante le 51 presenze, riuscirà a segnare solo 12 gol, senza risultare determinante e deludendo un po’ le aspettative.

Nel 1997-1998 gioca nel Bologna. Qui, Baggio ha molto più spazio e gli obiettivi stagionali sono chiari. La squadra deve salvarsi. Il Bologna è per lui la stagione dei record. Segna 22 reti in 30 presenze, contribuendo alla salvezza della squadra.

Dopo una sola stagione a Bologna, viene acquistato dall’Inter, che sta cercando di assestarsi come società e squadra. Anche in maglia nerazzurra inizia bene, ma poi a causa di problemi fisici e incomprensioni con allenatore e compagni, viene relegato sempre più spesso in panchina, arrivando addirittura a diventare l’ultima scelta in attacco.

L’ultima maglia della sua carriera è quella del Brescia. Viene acquistato nel 2000 e resterà a Brescia per 5 anni, diventando un simbolo per la squadra e tutti i tifosi bresciani.

Gioca la sua ultima partita da professionista il 16 Maggio 2004 a San Siro contro il Milan. Viene sostituito a 5 minuti dalla fine della partita. Nel momento della sua uscita dal campo, lo storico capitano rossonero Paolo Maldini lo abbraccia e saluta da giocatore per l’ultima volta. Tutto lo stadio lo onora con una straordinaria standing ovation.

Baggio ricorderà così quel momento:

Avevo deciso di non piangere quel giorno, ma mentre uscivo per la sostituzione Maldini mi chiamò a sè, mi abbracciò e disse: “Grazie di tutto Roberto, da oggi il calcio italiano non sarà più lo stesso”. Davanti a quelle parole, scappò una lacrima.

Tanti Auguri, Divin Codino!

@TheRub14

 

Facebooktwitter

Rispondi