Arsenal-Milan: La brusca fine del sogno europeo

Arsenal-Milan

Arsenal-Milan, partita di ritorno degli ottavi di Europa League, era complicatissima già prima che le due squadre scendessero in campo nel bellissimo impianto dell’Emirates Stadium di Londra.

Per i rossoneri questo incontro avrebbe dovuto essere la “remuntada”, ma come spesso accade, quando una partita viene preparata nella speranza di un clamoroso ribaltone, difficilmente tale ribaltone si verifica e ieri sera si è confermata questa regola.

Nonostante fosse tutto molto compromesso già prima del fischio di inizio, il Milan scende in campo con un atteggiamento diversissimo rispetto alla partita di andata (maledizione, che rimpianto quel primo tempo a San Siro!) e prova a difendere in maniera ordinata agli attacchi dei gunners e ripartire in contropiede.

Proprio su una di queste ripartenze, Hakan Calhanoglu trova un gol meraviglioso da fuori area con una sassata che si infila alle spalle del portiere avversario. Sembra mettersi tutto bene per noi, abbiamo sbloccato una gara complicata e può essere il momento buono per provarci per davvero e crederci. Non è di questo avviso Welbeck e soprattutto la terna arbitrale che, appena un minuto dopo il nostro gol, regala un rigore alla squadra di casa per un sospetto contatto tra Welbeck e Ricardo Rodriguez in area di rigore rossonera. Contatto che non c’è. L’attaccante della squadra inglese fa il furbo e l’arbitro ci casca, concedendo il rigore poi trasformato dallo stesso Welbeck.

La nostra partita, soprattutto a livello mentale, finisce lì. Il torto subìto è enorme e cambia le cose. Non siamo d’accordo con chi dice che avremmo perso comunque, chiudere il primo tempo in vantaggio avrebbe cambiato di molto la storia della partita e della qualificazione.

Nel secondo tempo proviamo il tutto per tutto, ma ormai abbiamo staccato la spina e l’Arsenal ci punisce altre due volte. Su entrambe i gol ci sono due evidenti errori di Donnarumma, ma a quei livelli, a diciotto anni, per la prima volta contro un avversario di questo livello, ci possono stare.

Lasciamo dunque l’Europa League con tanti rimpianti soprattutto per la gara di andata che di fatto non abbiamo giocato, ma come ha detto il nostro Mister Gattuso, è attraverso queste partite, queste prestazioni che un gruppo di giovani cresce e si fa le ossa. Certo, il dispiacere è tanto, ma anche il capitano Leonardo Bonucci sottolinea le cose positive ed un processo di crescita che nonostante tutto continua il suo percorso.

Guai a mollare adesso. Bisogna insistere e continuare a lottare assieme, come hanno meravigliosamente dimostrato tutti i ragazzi della Curva Sud presenti all’Emirates ieri sera, i quali hanno cantato a perdifiato fino oltre il fischio finale. Sembrava di essere a San Siro e non ospiti a Londra.

Ci riproveremo, torneremo a giocarcela. Insieme. Forza Milan.

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