A.A.A. Cercasi Capitano!

All’indomani della sfida con la Lazio piovono critiche feroci contro questo Milan e contro chi l’ha colpevolmente ridotto allo stato attuale. Molti vorrebbero la testa del Presidente, poi c’è chi vorrebbe la testa di uno dei due AD, infine ci sono i rivoltosi che vogliono la testa di Inzaghi.

Io non appartengo a nessuna di queste 3 categorie, oggi voglio fare un discorso diverso, non societario, ma tecnico e legato a chi poi in campo ci va a giocare e affronta direttamente gli avversari. Io voglio la testa del nostro presunto Capitano, Montolivo.
Cominciamo a definire Capitano. Dal vocabolario Treccani:
“Nello sport, giocatore responsabile della disciplina dei suoi compagni di squadra durante lo svolgimento di una partita: è, in genere, l’atleta che ha preso parte al maggior numero di incontri disputati dalla squadra; l’atleta (detto anche caposquadra) a cui si affida una squadra, della quale coordina le azioni.”
 Basterebbe leggere questa definizione e applicarla a chi indossa attualmente la fascia, per rendersi conto che siamo in alto mare anche per quanto riguarda l’organigramma della nostra rosa. Montolivo non è degno di giocare nel Milan, figuriamoci di essere il suo Capitano!!
Da anni ormai manca un leader in spogliatoio e nel campo, manca qualcuno che sappia coordinare una squadra, manca appunto, il Capitano.
Nella storia del Milan sono stati numerosissimi i Capitani veri, che hanno onorato la fascia e la maglia che indossavano, portando spesso e volentieri la squadra ai vertici mondiali. Ne cito qui alcuni partendo dal fondatore a cui ci ispiriamo:
Herbert Kilpin ( dal 1901 al 1907)
Giuseppe Meazza (dal 1941 al 1942)
Gunnar Nordahl (dal 1954 al 1956)
Nils Liedholm (dal 1956 al 1961)
Cesare Maldini (dal 1961 al 1966)
Gianni Rivera (dal 1966 al 1975)
Franco Baresi (dal 1982 al 1997)
Paolo Maldini (dal 1997 al 2009)
Massimo Ambrosini (dal 2009 al 2013)
Riccardo Montolivo (2013- in corso)
Montolivo rispetto ai 9 gloriosi capitani citati, non ha nemmeno un decimo del carisma, della tenacia, della tecnica. E’ un giocatore debole tecnicamente, ma soprattutto dal punto di vista carismatico per fare il capitano del Milan. Basta vedere come si rapporta in campo con i compagni, non sono mai spronati da lui, non è un leader, non si impone durante episodi di protesta contro decisioni arbitrali (emblematica la scenata di Mexes ieri sera). Insomma tutto fa (cosa?), tranne che essere un Capitano.
 La colpa è un po’ sua, perchè manca di grinta e pare sempre esser molle sia con i piedi che con la testa, ma è soprattutto di questa dirigenza e società, che hanno deciso di affidargli la fascia di capitano e le chiavi dello spogliatoio.
 Riprendendo la definizione dal vocabolario Treccani: “…l’atleta a cui si affida una squadra, della quale coordina le azioni” bene, ieri sera vi ricordate UNA azione manovrata con un po’ di cervello da Montolivo? Io sì, il retropassaggio che ha portato al gol di Klose!!
 Basta prenderci in giro, ci vuole una rifondazione completa, a partire dalla società, ma soprattutto in Rosa…via chi non è degno, a cominciare dal nostro “Capitano”.
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